Canale di Caluso, l’impegno della Regione Piemonte
Promosso dall’assessore regionale al Patrimonio, Gian Luca Vignale, è stato effettuato un sopralluogo all’importante infrastruttura del Canavese
L’assessore della Regione Piemonte ai Fondi di Sviluppo e Coesione e al Patrimonio Gian Luca Vignale congiuntamente al presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale Sergio Bartoli hanno effettuato un sopralluogo presso il Canale demaniale di Caluso, asse idrico e paesaggistico di fondamentale importanza per il Canavese.
Presenti anche il sindaco di San Giorgio Canavese, Marco Baudino, il vicesindaco Algostino Sergio, il vicesindaco di Caluso Luca Chiaro, il presidente Lodovico Actis Perinetto e la direttrice Alessandra Conti del Consorzio del Canale Demaniale di Caluso.
Sono state condotte verifiche tecniche utili a valutare interventi di messa in sicurezza e prevenzione rispetto ai danni delle recenti alluvioni.
«Il canale demaniale di Caluso – ha detto l’assessore Gian Luca Vignale – insieme alle altre opere idrauliche di cui è ricco il territorio piemontese, oggi, ancor più rispetto al passato, rappresenta un potenziale volano di attrattività turistica, storica e culturale. In particolare, in Canavese, dove il patrimonio regionale possiede realtà come la diga di Mazzè, i Canali diventano ancora più centrali nell’economia dei territori locali. Lungo le sponde, infatti, si possono sviluppare percorsi che permettono di visitare gli ambienti naturali e apprezzare bellezze artistiche e ingegneristiche legate ai Canali e alle comunità. Tutto questo deve avvenire nel pieno rispetto della funzione principale di queste opere idrauliche che è ovviamente quella economica di fornire l’acqua alle attività agricole e preservare la propria portata e capacità anche per la produzione idroelettrica. Lavoreremo per promuovere il nostro patrimonio e fare dei canali irrigui piemontesi un percorso che, collegato al grande progetto Ven-to di percorso ciclo-turistico sulle sponde del Po da Torino a Venezia, possa richiamare turismo e garantire ricadute economiche significative».