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Bombardieri: «La sicurezza sul lavoro non è un costo»

Il segretario generale nazionale Uil interviene all’iniziativa promossa dal sindacato edile Feneal Piemonte e dall’associazione Sicurezza e Lavoro «Oltre l’emergenza: costruire sicurezza, salvare vite umane, lavoro e impresa»

Loredana Polito 18/06/2025
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È iniziato con la relazione di Giuseppe Manta, segretario generale piemontese della FenealUil, l’evento nazionale «Oltre l’emergenza: costruire sicurezza, salvare vite umane, lavoro e impresa», promosso dal sindacato edile e dall’associazione Sicurezza e Lavoro all’Hotel Atlantic di Borgaro Torinese (Torino).

Nel ricordare le ultime grandi stragi ‘plurime’ sul lavoro (Brandizzo, Esselunga, Suviana, Casteldaccia, Calanzano) e nel rivolgere un appello a non lasciare sole le vittime di infortuni sul lavoro e i loro familiari, ha rimarcato l’alto numero di morti sul lavoro in Piemonte nel 2024: ben 70.

Ha quindi evidenziato le principali cause degli infortuni sul lavoro, le criticità legate al sistema di appalti e subappalti e l’importanza di una formazione di qualità.

«In molte realtà produttive, soprattutto nei settori ad alto rischio come l'edilizia, permangono gravi lacune nella valutazione dei rischi – ha affermato Manta – e nell'organizzazione delle misure preventive e nel controllo dell'applicazione delle norme. Quando mancano procedure chiare, responsabilità ben definite e una supervisione costante, anche i lavoratori più attenti si trovano esposti a pericoli evitabili. Un sistema di gestione che funziona è quello che integra la sicurezza in ogni fase del lavoro quotidiano, rendendola parte integrante della cultura aziendale e non un semplice adempimento formale».

Ha poi preso la parola Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, che ha ribadito la necessità di affrontare tutti insieme le tematiche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la consapevolezza, appunto, che l'impegno deve essere condiviso da ogni soggetto coinvolto, quotidianamente, non solo in occasione dell’ennesima strage sul lavoro.

Davide Nicco, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, impegnato in lavori dell’aula a Palazzo Laspers, ha voluto inviare un messaggio ai partecipanti, ringraziando Sicurezza e Lavoro e Feneal per l’impegno, sottolineando che «andare oltre l'emergenza è un dovere. Purtroppo i dati sulla sicurezza sul lavoro sono ancora e sempre troppo preoccupanti, drammatici. Sta diventando una vera e propria piaga, ma noi non ci tiriamo indietro. La Regione Piemonte e il Consiglio regionale sono fortemente impegnati, mettendo in campo tutte le misure necessarie a contrastare questo triste fenomeno. Ma serve cercare di provare, insieme con associazioni, organizzazioni sindacali e organizzazioni datoriali, strumenti, atteggiamenti e politiche che possano dare dignità a lavoratrici e lavoratori e ai loro diritti».

La presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, ha quindi evidenziato lo «sforzo, davvero importante, che si sta facendo per abbassare il numero di infortuni e malattie professionali in Italia», elogiando l’impegno di associazioni e sindacati.

«Mi auguro – ha detto – che ci sia la stessa sensibilità anche da parte datoriale, perché bisogna condurre tutti insieme questa battaglia».

«Un primo tema – ha affermato – è proprio quello della responsabilità del committente e della catena dei subappalti». Ha poi criticato il sistema della ‘patente a crediti’: «come è stata fatta non funziona. Dobbiamo dirlo e dobbiamo cambiare quello strumento». Ha quindi ribadito la necessità di salvaguardare il sistema della bilateralità e di favorire la corretta rappresentanza. Occorre poi intervenire – ha ricordato – per velocizzare i tempi della giustizia, anche istituendo una Procura nazionale dedicata a infortuni e malattia professionali, per introdurre nuove tecnologie nei luoghi di lavoro, per rafforzare gli organi ispettivi e per incrociare i dati delle varie banche dati, così da ottimizzare i controlli nei luoghi di lavoro.

Il segretario generale nazionale FenealUil Vito Panzarella ha poi evidenziato le difficoltà del comparto delle costruzioni, «totalmente disarticolato» e le «forti criticità rappresentate dal sistema degli appalti e dei subappalti dove si creano spesso condizioni di vulnerabilità e precarietà e a farne le spese sono i lavoratori, soprattutto i giovani, gli inesperti e neo-assunti, e gli stranieri, per i quali le barriere linguistiche e culturali rappresentano un ulteriore ostacolo.

«Ecco perché – ha dichiarato – diciamo ‘no al massimo ribasso’ e ‘no ai subappalti a cascata’, ‘no ad un’organizzazione del lavoro che sacrifica la salute e la sicurezza’. Le regole ci sono e vanno applicate, verificate e la formazione è fondamentale, ma anche la possibilità di comunicare e capirsi rappresenta una delle sfide più urgenti».

Sono quindi intervenuti la presidente nazionale di Formedil Italia Elena Lovera, il presidente piemontese di Anaepa Confartigianato Edilizia Enzo Tanino, il responsabile della sicurezza di Telt Achille Sorlini, il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) - Area metropolitana Torino e Aosta Angelo Serina, il direttore regionale Inail Piemonte Domenico Princigalli e il direttore Spresal Asl Città Torino Antonella Spigo.

Ha concluso i lavori il segretario generale nazionale Uil, Pierpaolo Bombardieri, il quale ha evidenziato che «serve ascoltare la piazza, chi lavora, chi sale sui ponteggi, chi ha perso un familiare per un incidente o una malattia professionale, ma serve soprattutto avere la consapevolezza che non si tratta di una casualità, ma di omicidi e che come tali vanno trattati prima e dopo».

«L’errore – ha spiegato – è spesso il risultato di condizioni di lavoro sfavorevoli, turni estenuanti, pressioni e una cultura generale che svaluta la vita umana e considera la sicurezza un costo. Il nostro impegno e le nostre iniziative vogliono combattere questa assurdità e provare a cambiare le cose, come stiamo facendo».

«Essere presenti a ‘Oltre l’emergenza’ – ha affermato Pierpaolo Bombardieri – è stata un’occasione preziosa per ribadire una verità semplice e potente: la vita è il bene più prezioso che abbiamo e dobbiamo difenderla, ogni giorno, nei luoghi di lavoro. Parlare di sicurezza non può essere un’emergenza temporanea. Deve essere una priorità costante, culturale, politica».

«Quando muore una persona sul lavoro – ha concluso il leader Uil – non è una fatalità: è un fallimento. Serve un cambiamento radicale. Serve giustizia. Serve memoria».

In occasione dell’evento, nella sala del convegno è stata allestita la mostra di vignette «Edilizia, tra precariato e lavoratori fantasma» realizzata dal cartoonist di Sicurezza e Lavoro, Tiziano Riverso e a tutte le persone partecipanti è stata distribuita una copia gratuita della rivista «Safety First», realizzata da FenealUil nazionale e Sicurezza e Lavoro.

Nel pomeriggio, il segretario generale nazionale Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha poi inaugurato in piazza Castello la tappa torinese della Carovana Uil contro il precariato, che mira a promuovere legalità e diritti nei luoghi di lavoro, contrastando il fenomeno dei cosiddetti ‘lavoratori fantasma’, alla quale parteciperà oggi, nella giornata conclusiva, anche l’associazione Sicurezza e Lavoro.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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