Le 6.500 imprese artigiane dell’autoriparazione in Piemonte, settore fortemente interessato dalla mobilità sostenibile, hanno sempre più bisogno di addetti qualificati. La media di personale difficile da reperire – meccatronici artigianali e riparatori – è più alta di quella nazionale e raggiunge l’82% (70.8% in Italia). Le competenze digitali di base e l’applicazione delle tecnologie 4.0 registrano l’81,6% e l’83,1% di difficoltà.
«La transizione verso una mobilità più sostenibile richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, imprese e società civile. Attraverso investimenti mirati, sviluppo delle competenze e promozione delle tecnologie innovative, possiamo affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più sostenibile per tutti» – sottolinea Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte.
«Il settore si è evoluto e innovato anche con l’ingresso di nuovi giovani autoriparatori, anche se registra gravi difficoltà nel reperimento delle risorse umane. La carenza di personale qualificato è anche legata al gap tra il mondo della scuola, il sistema della formazione e il mondo del lavoro» – aggiunge Michele Quaglia, presidente della Federazione Autoriparazione di Confartigianato Imprese Piemonte.
«Confartigianato – conclude Giorgio Felici – è da sempre impegnata sul tema delle competenze per promuovere l’occupabilità dei giovani e la creazione di nuove imprese».