A Torino per le Mostre del 2025, Camera Centro Italiano per la Fotografia presenta Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990: 50 stampe vintage che ripercorrono la carriera del fotografo torinese testimone di cambiamenti urbani e sociali per oltre 60 anni di carriera.
Fino al 6 aprile 2025 (già dal 14 febbraio scorso), la Project Room di Camera ospita l'esposizione dedicata a Riccardo Moncalvo, una mostra a cura di Barbara Bergaglio.
L'importante fotografo torinese (Torino, 1915 - 2008) inizia ad approcciarsi al mezzo fotografico ad appena 13 anni, seguendo le orme del padre. Moncalvo lavora sin da subito a fianco di istituzioni come il Museo Egizio e l'Armeria Reale, ma anche di realtà industriali come Fiat, Pininfarina e Recchi. Si tratta di attività commissionate, che permettono di instaurare un forte legame col territorio rendendolo testimone di cambiamenti urbani e sociali.
Il fotografo torinese sviluppa così un linguaggio autonomo con una particolare sensibilità per la modernità, che lo porta negli scatti tra fine anni Trenta e fine anni Quaranta ad accostarsi al linguaggio della Nuova Visione.
A questa attività Moncalvo affianca quella della ritrattistica, che lo vede immortalare momenti privati e pubblici di tante famiglie torinesi dell'aristocrazia e della grande borghesia. Il riconoscimento internazionale arriva negli anni Cinquanta, quando viene selezionato dall'Agfa-Gevaert per apprendere il nuovo metodo di stampa a colori: da lì seguirà l'adozione delle pellicole negativo-positivo della Ferraniacolor arrivando nel 1958 a essere il primo in Italia autorizzato da Kodak all'uso delle sue pellicole.
La mostra di Camera raccoglie 50 stampe vintage, in bianco e nero e a colori, provenienti dall'Archivio Riccardo Moncalvo e altri materiali originali provenienti da collezioni private, che ripercorrono quasi 60 anni di carriera.