Un'altra avaria: e l'autostrada per le vacanze diventa un inferno

Triste conferma alla nostra inchiesta: ancora un volta è un tir che si blocca a paralizzare il traffico sulla A26

Giorgio Di Gregorio 11/08/2024
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In coda sulla A26
La Liguria? Un miraggio per la presenza di cantieri e di incidenti che rallentano quella voglia di vacanza al mare. Ieri il viaggio è stato da bollino nero per chi ha organizzato le partenze, dopo la chiusura di uffici e aziende, in questo secondo fine settimana del mese centrale dell’estate, quello che anticipa Ferragosto. 
Alle ore 9, quando il viaggio verso il mare della Riviera sembrava essere tranquillo, ecco che sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, nel tratto compreso tra Masone e il bivio con la A10 Genova-Savona in direzione Genova,  un mezzo pesante ha subito un’avaria. Esattamente come i servizi di questi giorni del nostro quotidiano hanno dimostrato circa la stragrande maggioranza dei problemi di traffico sulle tratte liguri gestiti da Aspi in queste settimane senza cantieri. Solo a luglio, 4 code ogni giorno sono state causate da mezzi in avaria.
La conseguenza? Tutti fermi all’altezza del chilometro 11,5 e il viaggio verso le vacanze che ha preso una brutta piega con gli avvisi dei giorni precedenti da bollino nero diventati nerissimi. 
La coda, su quel nastro d’asfalto dell’A26, si è allungata minuto dopo minuto: prima un chilometro, poi 2 e infine addirittura 9. Incollati ai telefonini gli automobilisti diretti in Liguria hanno cominciato a bombardare i social: «Roba da sequestro di persona», «Siamo prigionieri dell’autostrada sotto il sole d’agosto». Nervosismo alle stelle e una pioggia continua di messaggi, tutti rivolti contro la società autostrade che per l’ennesima volta si è trovata nel mirino per una situazione provocata invece da una delle persone che si è messa in viaggio senza aver sufficientemente verificato le condizioni del proprio mezzo. Aspi ha faticato, e non poco, per risolvere una situazione che nel cuore dell’esodo estivo è diventata subito critica. Ausiliari del traffico, pattuglie della polizia stradale, personale della Direzione del primo tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, una task force di uomini e mezzi al lavoro cercando di dipanare la matassa. 
Alla  fine si è riusciti ad aprire una corsia lungo il tratto interessato dell’A26 e rimettere in moto il viaggio interrotto a Masone. Per tutti gli altri, Isoradio e i pannelli variabili, hanno consigliato un’alternativa ovvero di allungare il percorso: «Per chi proviene da Milano e deve raggiungere Genova può percorrere la A7. Strada al momento consigliata», hanno ripetuto più volte da studio gli speaker della radio di Stato. La situazione è migliorata solo dopo le 10,30 con la rimozione del mezzo in panne e la coda che ha iniziato a muoversi lentamente verso il mare. 
Ma è stato tutto il nodo genovese ad essere piombato nel caos più totale in una mattinata di partenze e di arrivi. Sempre in mattinata una coda di 3 chilometri è stata segnalata nuovamente sull’A26 tra Masone e il bivio A26/A10 per un incidente legato, come spesso accade, alla distrazione. Stessa storia anche in A12 con 6 km di coda tra il bivio A12/A7 e Genova Nervi sempre per un incidente. Dall’altra parte della Liguria, sull’A10, code a tratti tra Arenzano e il bivio A10/fine complanare Savona per traffico intenso. Un fine settimana impegnativo sia dal punto di vista del traffico sulle autostrade, alla luce del grande esodo estivo previsto per la settimana del 15 agosto, sia dal punto di vista del caldo. La colonnina di mercurio non è mai scesa al di sotto dei 34 gradi. Problemi anche per chi ha scelto il treno: poco dopo l’alba un guasto a Ronco Scrivia ha portato a ritardi i treni ad alta velocità fino a 60 minuti mentre gli intercity e i regionali hanno accumulato ritardi fino a un’ora e mezza. La situazione si è normalizzata solo nella tarda mattinata.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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