«Tutela e valorizzazione dell'agrobiodiversità promuovendo la coltivazione di varietà locali e di prodotti tipici, come il basilico genovese DOP, il pomodoro "cuore di bue", il carciofo spinoso, l'asparago violetto di Albenga, tra gli altri; sostegno all'agricoltura sostenibile con interventi per il ristoro di aziende agricole colpite da eventi come gelate, ad esempio nel settore dell'apicoltura e della coltivazione di piccoli frutti; sostegno a progetti che coinvolgono produttori, consumatori e altri attori della filiera alimentare, per promuovere la consapevolezza sulla provenienza e sulla qualità dei prodotti; incoraggiare il consumo di prodotti a km zero, promuovendo mercati locali e iniziative di filiera corta, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e sostenere l'economia locale». Sono le voci sulle quali la Regione è impegnata per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e nella valorizzazione dei prodotti tipici locali con l'obiettivo di garantire il diritto dei cittadini ad alimenti nutrienti e adeguati. Un percorso illustrato da Rocco Invernizzi, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha partecipato ad Albenga al convegno di Albenga su “Coltiviamo l’Italia” promosso da Fratelli d’Italia che ha incontrato gli agricoltori e i pescatori del territorio. «La Regione – ha ricordato Inervnizzi - partecipa a bandi e progetti nazionali ed europei per accedere a risorse economiche volte a sostenere ulteriormente queste iniziative, come nel caso del progetto “Agrobioliguria2". Non va dimenticato che il settore agricolo nella Piana di Albenga come in Valbormida è una voce importante dell’economia della Liguria. La nostra è una regione caratterizzata da una forte presenza di orticoltura specializzata in colture precoci e di qualità, come il pomodoro "cuore di bue", il basilico, il carciofo spinoso e l'asparago violetto di Albenga. Per questa ragione è forte l’impegno con il CeRSAA (Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola) di Albenga per continuare l’opera di ricerca e di studio con l’obiettivo di valorizzare le produzioni agroalimentari del territorio ingauno, promuovendone la qualità, tutelando la materia prima nelle varie fasi di trasformazione, e supportando le iniziative di rete per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese delle filiere agricole».