Un misterioso episodio sulla petroliera Seajewel, attraccata a poche centinaia di metri da Vado Ligure. Nella notte tra venerdì e sabato, sullo scafo della nave si è verificato un danneggiamento di natura ancora incerta. Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe trattarsi di un’esplosione, considerato che le lamiere della nave risultano rientrate verso l’interno nel punto del danno. Tuttavia, non si esclude l’ipotesi di un’anomalia tecnica durante la fase di scarico del carico, che consisteva in carburante. La Procura ha aperto un fascicolo per indagare sulle cause dell’accaduto, senza escludere alcuna pista. La Seajewel, una petroliera lunga 245 metri proveniente dall'Algeria, era attraccata alle boe per il rifornimento quando, nel cuore della notte, si è udito un rumore sordo provenire dallo scafo. Poco dopo, è stato scoperto il danno strutturale. Le ipotesi al vaglio sono due: una possibile esplosione o un’anomalia tecnica nel sistema di scarico. La Capitaneria di Porto di Savona, in una nota ufficiale, ha chiarito che durante le operazioni di scarico di crude oil, il personale specializzato ha rilevato anomalie nelle procedure di discarica e, per precauzione, ha interrotto le operazioni. La guardia costiera ha immediatamente avviato tutte le procedure di sicurezza previste dai piani antinquinamento e antincendio portuali, escludendo qualsiasi rischio ambientale o per la salute del personale. Nel frattempo, sono in corso accertamenti tecnici a bordo per determinare l’origine delle anomalie e garantire la sicurezza delle operazioni future. Resta il mistero sulla vera causa del danneggiamento: guasto tecnico o atto doloso? L'inchiesta prosegue e nei prossimi giorni potrebbero emergere dettagli cruciali per chiarire l’intrigo che circonda la Seajewel.