A Celle Ligure un nuovo nido di tartaruga marina Caretta caretta

Scoperto dai bagnini che hanno avvertito la guardia costiera

20/06/2025
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A Celle Ligure un nuovo nido di tartaruga marina Caretta caretta: nel primo pomeriggio di ieri presso una spiaggia a uso privato di Celle, i bagnini dello stabilimento hanno riconosciuto sulla sabbia le tipiche impronte lasciate dalle femmine di tartaruga marina che fuoriescono dall’acqua per deporre. I bagnini hanno subito avvisato la Guardia Costiera che a sua volta ha attivato l’associazione Menkab e il Gruppo Ligure Tartarughe, costituito nel 2021 da Acquario di Genova, Arpal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure), Università di Genova - Distav e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per gestire e studiare le nidificazioni di tartaruga marina. Sul luogo si è recato un naturalista dell’Arpal in rappresentanza del GLIT riscontrando l’effettiva presenza del nido, posto a circa 11 metri dalla riva, a ridosso della falesia e ad almeno 37 centimetri di profondità. Quella di Celle Ligure è la prima nidificazione registrata in Liguria nel 2025 e l’ottava nella regione dal primo evento registrato nel 2021. È stato collocato un data logger per la registrazione della temperatura, sono state posizionate le prime limitazioni per evitare disturbo al nido ed è stato prelevato un campione di sedimento. Nella mattina di oggi, insieme al Comune di Celle Ligure sono state posizionate le barriere di protezione. Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune, i gestori dell’area e l’Associazione Menkab, che aiuterà il GLIT nel presidio del nido e nelle attività di divulgazione e sensibilizzazione. Step essenziali per una corretta gestione delle nidificazioni In caso di avvistamenti di esemplari in deposizione sulla battigia o di tracce sulla sabbia, è necessario segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera al 1530 o 112 che, in caso di necessità, attiverà la corretta procedura di intervento segnalando l’avvistamento all’Acquario di Genova, coordinatore del GLIT. Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune interessato, associazioni locali, dove possibile e, dove presenti, gestori degli stabilimenti balneari interessati dall’evento. Sulla base della temperatura media in prossimità del nido che viene registrata con l’utilizzo di data logger, il GLIT effettua delle previsioni di emersione sulla base delle quali il Comune, con il supporto del GLIT, pianifica la gestione della spiaggia e delle luci in modo da non creare disturbo e favorire la fuoriuscita dei piccoli. In prossimità della data di emersione prevista, normalmente non prima del 40-45° giorno dalla deposizione, viene predisposto un corridoio protetto e intensificata l’attività di sopralluoghi con presidio anche notturno da parte delle associazioni e dei volontari coinvolti. In caso di formazione del caratteristico cono che rappresenta il primissimo step della possibile schiusa delle uova, viene allestito il corridoio ombreggiato dal nido al mare per proteggere maggiormente gli eventuali piccoli nella breve strada da compiere fino all’acqua e posizionata una bindella per le misurazioni. Nel momento della schiusa e dell’emersione dei piccoli, lo staff GLIT e i volontari monitorano l’evento evitando disturbi esterni, conteggiando i nati e scattando fotografie, senza uso di flash, con riferimenti alle dimensioni dei piccoli. In parallelo all’attività di monitoraggio, come avvenuto nel 2024, vengono organizzati incontri e momenti di informazione e sensibilizzazione per tutti i cittadini interessati per condividere l’importanza e l’emozione di un momento che fa parte del comune patrimonio naturale cui ognuno è chiamato a dare un contributo. Dopo 72 ore dall’ultima emersione, i biologi e naturalisti di Arpal e dell’Acquario di Genova, autorizzati in deroga dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, procedono all’apertura del nido per completare l’indagine scientifica del nido con la raccolta di ulteriori dati. Si ricorda che in casi di eventi di nidificazione, la gestione del nido e gli eventuali interventi sugli animali e le uova sono consentiti esclusivamente agli enti autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in questo caso Arpal e Acquario di Genova.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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