«Abbiamo appreso dalla stampa che Thomas Schael ritiene che la spesa farmaceutica sia 'fuori controllo'. Un'accusa grave, lanciata senza confronto, senza dati condivisi e senza il minimo rispetto per chi ogni giorno lavora per garantire la salute pubblica».
Così, in una nota, i sindacati Cimo-Fesmed, Cgil-Fp, Cisl-Medici e Aaroi-Emac, hanno voluto replicare al commissario della Città della Salute di Torino, sottolineando che «ancora una volta, invece di un confronto istituzionale e trasparente, si utilizza la stampa per screditare i professionisti sanitari».
«Se Schael accusa, allora porti i dati. Se la spesa è davvero 'fuori controllo', il commissario indichi con esattezza quali siano i presunti sprechi e in che modo intende affrontarli, invece di alimentare sospetti e insinuazioni. Alludere genericamente a una cattiva gestione significa gettare ombre sul lavoro di intere équipe sanitarie che operano ogni giorno con rigore e professionalità», dicono dalle segreterie aziendali dei sindacati.
Per le sigle inoltre i «professionisti dedicati al settore farmaceutico hanno sempre operato in linea con le direttive regionali e aziendali, sia nella ricerca che nella garanzia dell'attività clinica».
«Le cure non sono sprechi, sono diritti! Se Schael ritiene che il problema sia la governance, allora che si assuma la responsabilità della situazione e spieghi chiaramente quali sono state le sue scelte e con quali conseguenze. Non accetteremo che si scarichino colpe su chi lavora con dedizione nel rispetto della normativa – conclude la nota sindacale – chiediamo quindi l'immediata cessazione di questi attacchi mediatici e l'apertura di un tavolo di confronto serio e trasparente».