Meno rischi di recidive di infarto usando gli anticorpi monoclonali per il colesterolo

lo studio cui ha partecipato anche il Policlinico San Martino ha coinvolto 771 pazienti trattati in 22 centri italiani

12/11/2024
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Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia con 217mila decessi all’anno, di cui circa 7mila in Liguria e di questi 600 dovuti ad infarto. Con 1 paziente su 5 a rischio di un secondo evento cardiovascolare entro il primo anno dopo un infarto, il colesterolo Ldl (C-Ldl) rappresenta un fattore modificabile fondamentale per prevenire nuovi eventi. Tuttavia, l’80% dei pazienti non raggiunge i livelli raccomandati, esponendosi a possibili recidive. Ma c’è una buona notizia. Uno studio tutto italiano coordinato dal professor Pasquale Perrone Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università Federico II di Napoli, presidente della Società Italiana di Cardiologia che ha coinvolto la Cardiologia del Policlinico San Martino di Genova diretta dal professor Italo Porto. I dati dello studio che ha coinvolto 771 pazienti post-infarto trattati in 22 centri italiani, sono stati recentemente pubblicati sull’European Journal of Preventive Cardiology e dimostrano l’efficacia dell’approccio «colpisci presto, colpisci forte»: intervenire subito dopo l’infarto, in modo intensivo, con anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9, abbassa i livelli di colesterolo Ldl fino al 70%. Il 68% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo raccomandato di Ldl (55 mg/dL) già al primo controllo offrendo così una protezione efficace e sicura nella delicata fase post-infarto. 
Il registro italiano At Target-It dimostra per la prima volta nella pratica clinica una chiara correlazione: più basso è il livello di Ldl, minore è il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, con benefici evidenti già dopo 11 mesi. Infatti, i pazienti che hanno raggiunto l’obiettivo di Ldl <55 mg/dL hanno visto una significativa diminuzione del rischio rispetto a quelli che non l’hanno raggiunto e che hanno livelli superiori. Il beneficio si è dimostrato ancora superiore per chi ha livelli di colesterolo Ldl sotto i 43 mg/dL e massimo per chi scende sotto i 23 mg/dL. Questi risultati confermano che abbassare il colesterolo Ldl in modo intensivo subito dopo un infarto è sicuro ed efficace con significativi benefici per ridurre il rischio di recidive. 
«Il nostro centro ha coinvolto 50 pazienti nello studio e i risultati ottenuti confermano i dati nazionali: l’uso tempestivo degli anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9 si è dimostrato efficace nel raggiungere il target di Ldl di 55 mg/dL nel 70% dei casi», conferma il professor Porto. «Da tempo - continua - applichiamo l’approccio ‘colpisci presto, colpisci forte’ sui pazienti ad alto rischio, e gli anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9 hanno evidenziato ottimi risultati nella riduzione dei livelli di Ldl. Inoltre la terapia viene accettata bene dai pazienti».
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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