Medici di base. Ce n'è sempre meno e le valli sono le più toccate. Tra queste la Valsesia, a nord del vercellese.
E' Luca Pedrale, vice segretario provinciale vicario di Forza Italia, a lanciare l'allarme: «Molti abitanti di Varallo mi hanno segnalato che verso la metà di gennaio del prossimo anno, un medico di famiglia, attualmente in servizio, lascerà la cittadina valsesiana ma non è ancora stato trovato un sostituto. C’ è molta preoccupazione perché più di mille mutuati potrebbero trovarsi senza medico e doversi aggiungere ai mutuati dei medici già presenti. Questi ultimi hanno già un carico di lavoro notevole».
Aggiunge l'esponente azzurro: «I timori sono stati espressi in particolare dalle persone anziane che rappresentano una parte notevole della popolazione varallese. In più, nel periodo invernale gli anziani sono più esposti dalle malattie stagionali, oltre alle loro patologie croniche».
Il problema di Varallo si inserisce nel problema provinciale ma anche nazionale della carenza di medici di famiglia che sta mettendo a serio rischio la tenuta della sanità pubblica. «Le cause partono da lontano e già una decina di anni fa si intravedeva il problema – sottolinea Pedrale -. La futura apertura delle Case della salute e degli ospedali di comunità, anche nella nostra provincia, sarà una cosa molto positiva ma se mancano medici ed infermieri diventerà difficile rafforzare la sanità territoriale».
Come accade ormai di prassi, la soluzione immediata è il potenziamento della rete di ambulatori distrettuali. «Sul caso di Varallo so che il problema è noto all’Asl ed all’Ordine dei medici provinciale e che si cercherà di affrontarlo, anche se non sarà di facile soluzione. Mi auguro, ma ne sono certo – conclude l’esponente di Forza Italia – che si cercherà di trovare una soluzione per la salute della gente».