Incontro per discutere della sanità

All’iniziativa hanno partecipato medici e amministratori locali

25/04/2025
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Da sinistra Alberto Cravero, Stefano Ferrari, Simona Ravizza e Mauro Uglietti
Carenza di medici di base. Intasamenti ai Pronto Soccorso degli Ospedali. Tempi lunghi per una ecografia, lastra e tac. Cosa sta succedendo alla Sanità in Italia? E in particolare nel novarese e Vco? Di questa tematica si è dibattuto con la giornalista Simona Ravizza, nella serata di martedì 15 aprile al Pinocchio di Borgomanero, al Rotary Club Orta San Giulio Ets con la presenza di medici e amministratori locali. Ravizza è autrice, con Milena Gabanelli, di “Codice Rosso”, un libro-inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale (era un modello per il mondo intero secondo la giornalista), una analisi sulle problematiche che affliggono la Sanità dello “stivale”.
Mauro Uglietti, presidente Rotary, ha motivato le ragioni dell’incontro; la sua voce è stata seguita dal Past President Stefano Ferrari che ha aggiunto «la situazione complessa e grave in particolare per le fasce più deboli della popolazione». Il dibattito ha preso il via con Alberto Cravero, che ha illustrato la “vocazione” del medico di base o di famiglia, dando il la al dialogo con Simona Ravizza. La giornalista ha voluto entrare a “gamba tesa” sull’argomento evidenziano la «programmazione sbagliata nel formare i medici, tanto che fra dieci anni avremo un buon numero di medici, ma pochi addetti al Pronto Soccorso degli Ospedali», non mancando di precisare che «la sanità non deve essere politicizzata» anche se «tutti i Governi hanno sempre mortificato i medici» e quindi è «necessario che i cittadini chiedano alla politica di cambiare le cose».   Queste sue affermazioni hanno dato vita a un dibattito serrato che ha coinvolto  i presenti. Maurizio Borzumati, dell’Ordine dei Medici del Vco, ha puntualizzato che «deve esserci un maggior contatto tra medicina generale e ospedale»; Federico D’Andrea, Presidente dell’Ordine dei Medici di Novara ha posto in luce il perché i giovani non vogliono più lavorare per il pubblico «in quanto – ha detto – le formalità burocratiche sono infinite e la qualità del lavoro ne risente pienamente» in pratica «sono impegnati nella burocrazia con ritmi esorbitanti di visite con i pazienti». Interessante l’intervento di Davide Borroni, oculista. Dopo una panoramica di confronto tra il servizio sanitario italiano e quello inglese e di altri paesi europei, ha chiesto di «organizzare meglio le persone che lavorano vicino al medico». Sergio Bossi Sindaco di Borgomanero ha rilevato i «problemi del reperire il medico di base e i tempi lunghi di attesa per una visita specialistica». Annalisa Beccaria, consigliera regionale, ha voluto spronare i presenti con «un maggior ascolto al territorio»  proponendo poi una «audizione in commissione sanità della Regione Piemonte per cercare di affrontare e risolvere queste problematiche». La conclusione è stata di Simona Ravizza. Il suo appello è stato semplice ed efficace «le cose si possono cambiare, anche se è difficile affrontare queste problematiche; nella propria piccola realtà di ognuno si deve cercare di farlo».
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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