Fondazione «Gigi Ghirotti», una donazione durante una serata «charity-dinner»

L’iniziativa che si ripete ogni anni ed alla quale partecipano imprenditori, professionisti e docenti universitari

13/07/2025
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Come ogni anno ormai , nei primi giorni del mese di luglio, si è svolta, con il consueto successo e l’ampia partecipazione di prestigiosi ospiti, la serata “charity-dinner” organizzata e sostenuta da sessanta tra imprenditori, professionisti e docenti universitari, piemontesi e liguri dedicata alla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” conclusa con la consegna di una donazione di 15.000 euro a favore del sodalizio che da quasi cinquant’anni si occupa con successo di offrire servizio ai malati di tumore e ai loro familiari, offrendo orientamento, aiuto, cure e supporto psicologico. Alla serata,   che si è svolta nei giorni scorsi a Cervere presso il ristorante «Antica Corona Reale», era presente una ampia rappresentanza della Fondazione,  intitolata al nome dell’autorevole giornalista de “La Stampa” che al culmine della sua brillante carriera si ammalò di linfoma di  Hodgkin, un tumore a quel tempo inguaribile, e “da inviato, suo malgrado, dentro il tunnel della malattia e della ospedalizzazione” - come lui stesso si definì - comunicò la sua esperienza   con l’occhio del protagonista – malato tra i malati – in una serie di undici memorabili corrispondenze ed in due altrettanti memorabili inchieste televisive andate in onda sulla Rai nel 1973 e 1974, anno della sua scomparsa. Erano presenti, in rappresentanza della Fondazione,  il presidente Vincenzo Morgante, giornalista e direttore TV2000, il segretario, dottor Beppe Guerrera, il past-president Emilio Carelli, direttore de l’Espresso,  Loredana Masseria, consigliere -responsabile comunicazione rete oncologica  Piemonte e social media ASL Città di Torino,  il professor Mario Santarelli, consigliere,  e direttore di Radioterapia oncologica all’ Ospedale S. Camillo de Lellis di Rieti e il dottor Alberto Sinigaglia componene del Comitato d’onore della Fondazione.  A promuovere l’iniziativa – dicevamo – un gruppo di imprenditori e professionisti piemontesi e liguri che hanno voluto fortemente, ancora una volta, concretamente sostenere con questa donazione le numerose attività che la Fondazione svolge ogni giorno così come ha illustrato il Professor Gian Luigi Gola: «Ogni anno a luglio creiamo, insieme ad un gruppo di imprenditori piemontesi e liguri questo evento a favore della Fondazione Gigi Ghirotti che questa sera è presente con il suo presidente Morgante e con altri rappresentanti. Sono presenti anche alcuni ospiti istituzionali che ringrazio. Anche quest’anno interveniamo con una donazione  alla Fondazione sostenendo così la preziosa ed ampia attività che la stessa svolge su tuto il erritorio nazionale a favore dei malati terminali e dei loro familiari».  Insieme al Professor  Gian Luigi Gola a sostenere l’iniziativa l’ingegner Stefano Bongiovanni della «SCC Costruzioni», il notaio torinese Andrea Ganelli, l’ingegner Camillo Enrile della «Acquedotto San Lazzaro» di Albenga, il dottor Roberto Benassi, responsabile della Direzione commerciale della Banca di Asti, il dottor Luca Delfino della «Europe Advisory Srl» e della «Newspaper Milano Srl», Diego Rubero in rappresentanza della «Polo Grafico Spa», editore del nostro quotidiano, il professor Giovanni Cuniberti della «Cuniberti & Partners» e l’architetto Piercarlo Rolando. «Ringrazio molto questo gruppo di cari amici - ha sottolineato il presidente della Fondazione Vincenzo Morgante - che ogni anno sostiene la Fondazione che ho l’onore di presiedere permettendo alla stessa di continuare la propria azione. Ogni giorno ci impegniamo, insieme a anti amici, volontari, e con l’impegno volto a tenere fede all’idea di Ghirotti, quella di considerare il malato non una cartella clinica ma una persona che pur in una situazione di disagio merita la massima dignità». «Da quasi cinquant’anni la Fondazione concretamente è a fianco di chi soffre, in particolare i malati oncologici ed i loro familiari -  ha dichiarato il segretario Giuseppe Guerrera - Dal momento della diagnosi, attraverso le fasi della malattia, i trattamenti vari a cui si devono sottoporre, l’orientamento, il supporto, l’ascolto, una voce amica, l’accoglienza e un aiuto concreto ai familiari  nel districarsi anche nelle mille situazioni burocratiche. Purtroppo anche queste affliggono una persone, oltre alla malattia in sé. Un numero di telefono 06 841 6464 è un telefono amico con un servizio di assistenza gratuita dal lunedì al venerdì.».
Presenti, tra gli ospiti, l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, già sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi del quale riportiamo le dichiarazioni in altro servizio nella pagina ed il professor Giuseppe Ghisolfi, banchiere, scrittore e giornalista, pioniere e grandissimo esperto di educazione finanziaria.

Fondazione Ghirotti: una storia di  45 anni

La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus è intitolata al nome di un autorevole giornalista de “La Stampa” che al culmine della sua brillante carriera si ammalò di linfoma di  Hodgkin, un tumore a quel tempo inguaribile, e “da inviato, suo malgrado, dentro il tunnel della malattia e della ospedalizzazione” - come lui stesso si definì - comunicò la sua esperienza   con l’occhio del protagonista – malato tra i malati – in una serie di undici memorabili corrispondenze ed in due memorabili inchieste televisive andate in onda sulla Rai nel 1973 e 1974, anno della sua scomparsa.
Ghirotti raccontò del costante rischio del malato di essere abbandonato e di sentirsi solo,  delle carenze strutturali e organizzative delle strutture sanitarie e della deriva della disumanizzazione delle cure. Della paura e del dolore. La sua ferma intenzione, da subito, fu di mettere la malattia al servizio di qualcosa, renderla, malgrado tutto, utile al prossimo” e   con la tenacia che lo caratterizzava, ci riuscì, contribuendo con la sua testimonianza ad         abbattere il muro che ghettizzava i malati. Nei decenni successivi, la Fondazione si è battuta in iniziative di sensibilizzazione per promuovere il cambiamento culturale verso l’idea di malato e di malattia. Fu istituita quindi la giornata del Sollievo con direttiva del presidente del Consiglio Giuliano Amato il 24 maggio 2001, su proposta della Fondazione e per volere dell’allora ministro della Sanità: il prof. Umberto Veronesi, che fu componente del Comitato d’onore della stessa Fondazione, insieme all’ematologo Franco Mandelli, medico curante di Ghirotti, recentemente scomparso, ai giornalisti Piero Angela e Bruno Vespa, che per ventisette anni ne è stato il presidente. Oggi è presieduta dal giornalista Vincenzo Morgante, direttore dell’emittente televisiva della CEI, TV 2000.
La Fondazione è stata insignita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della       medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Per proseguire sulla strada tracciata da Gigi Ghirotti, la Fondazione presta da quarantacinque anni un’opera di gratuito servizio a malati di tumore e loro famigliari, offrendo orientamento, aiuto e supporto psicologico. Questo impegno si concretizza principalmente attraverso un Centro d’ascolto psico-oncologico, presidio nazionale con sede a Roma (raggiungibile telefonicamente allo 06-8416464) che in ventitrè anni di vita ha seguito e dato sollievo a più di novemila persone, un’assistenza psicologica ospedaliera e la formazione di volontari che operano in hospice.

Presente l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi

«Come ogni anno sono molto felice di essere presente a questa nobile iniziativa che ormai si ripete con grande successo ad ogni mese di luglio. Un grazie a chi la organizza. 
Credo tantissimo nella Fondazione Ghirotti. Io, quando sono stato sindaco della Città di Casale Monferrato, ho voluto fortemente diventasse «città del sollievo». Poi le combinazioni della vita mi hanno portato a occuparmi di sanità a livello regionale e quindi a promuovere quest’anno proprio con la Fondazione Ghirotti un ricco programma di sollievo in occasione della giornata nazionale del sollievo. Ecco, diciamo che in generale la cultura del sollievo, l’umanizzazione, le medical humanities, il fatto di considerare la parte finale di un percorso di cura, medicina, scienza, di lavorare fino all’ultimo giorno per la riabilitazione per una vita più dignitosa dei pazienti. Tutto ciò, oggi è entrato nel vocabolario comune della medicina moderna.
Ma se non ci fossero stati realtà come la Fondazione Ghirotti questo non sarebbe accaduto. Quindi dobbiamo esprimere grande gratitudine a questo gruppo di donne e uomini che hanno deciso negli anni, nel ricordo di un grande giornalista e di un amico scomparso, di poter far beneficiare tutta Italia di una nuova mentalità, di un nuovo corso in momenti difficili e particolari della vita e della medicina».

 

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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