We Do It Together, la casa di produzione cinematografica senza scopo di lucro fondata da Chiara Tilesi a Los Angeles e impegnata nella promozione della narrazione femminile nei media e nel cinema, ha lanciato in Italia la sua campagna ‘I Am/Io Sono’.
L’iniziativa coinvolge in esclusiva le città di Torino e Roma, con proiezioni sui simboli cinematografici italiani: la Mole Antonelliana e la Fontana di Trevi, in contemporanea con la diffusione del contenuto su installazioni su ledwall a Roma, in occasione della Giornata internazionale della Donna, celebrata ieri.
La campagna, che si inserisce nel contesto di una serie di ‘city intervention’ (interventi sulle città), ha esordito lo scorso settembre nell’iconica piazza di Times Square, New York, con il supporto di Nasdaq, ottenendo un grande successo di pubblico.
Più di 40 donne di spicco, provenienti dall’industria dell'intrattenimento e da altri settori a livello globale, partecipano alla campagna, mettendo in luce la forza, l’individualità e la missione di sfidare la cultura globale dell’oggettivazione.
Tra le protagoniste della campagna ci sono: Claudia Gerini, Monica Guerritore, Greta Scarano, Milly Carlucci, Diane Warren, nominata 16 volte agli Academy Awards e vincitrice di un Grammy e di un Golden Globe; Catherine Hardwicke, regista di ‘Thirteen’ e ‘Twilight’; Marisa Tomei, vincitrice di un Oscar come miglior attrice non protagonista; Chiara Tilesi, regista e produttrice italiana riconosciuta per il suo film ‘Tell It Like a Woman’, nominato agli Oscar 2023, e molte altre ancora.
Nonostante gli sforzi per l’uguaglianza di genere, le donne continuano a essere gravemente sotto-rappresentate nei ruoli creativi chiave del cinema. Nel 2023, solo il 16% dei registi, il 26% dei produttori, il 7% dei direttori della fotografia e il 12% dei compositori nei 250 film con i maggiori incassi erano donne.
«In occasione del decimo anniversario di ‘We Do It Together’ e del lancio della campagna ‘I Am/Io Sono’ è con grande orgoglio che ci uniamo a questa iniziativa che, ancora una volta, mette al centro il potere trasformativo del cinema e dei media nella lotta per la parità di genere» – dichiarano Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte e Marina Chiarelli, assessore a Pari opportunità, Cultura, Turismo e Sport.
«L'aver scelto Torino e Roma – spiegano – come luoghi simbolo per ospitare le proiezioni, sulla suggestiva Mole Antonelliana e sulla storica Fontana di Trevi, oltre a essere un omaggio ai monumenti che incarnano la storia del cinema italiano, lancia un forte messaggio di inclusività e cambiamento. Le immagini delle donne protagoniste, con le loro dichiarazioni di forza e di identità, proiettate su questi luoghi iconici, sono un simbolo di resistenza e di visibilità per tutte le donne, in particolare quelle che spesso rimangono invisibili».
«La violenza di genere, come sottolineato dalla campagna, è una realtà devastante – proseguono – che non possiamo ignorare. Una donna su tre nel mondo è vittima di violenza fisica o sessuale ogni anno: è una situazione inaccettabile. L'iniziativa è un passo importante per contrastare questa cultura dell'oggettivazione, promuovendo una rappresentazione autentica delle donne come soggetti e non come oggetti. Siamo fermamente convinti che la cultura possa e debba essere un motore di cambiamento».
Ringraziamo We Do It Together – concludono Cirio e Chiarelli – per il suo impegno costante nell’affrontare queste tematiche e per aver scelto di farlo con un linguaggio potente, quello del cinema, che sa raggiungere il cuore delle persone e sensibilizzare in modo universale».
«Come Città di Torino siamo orgogliosi di sostenere questa campagna» – afferma l’assessore a Diritti e Pari opportunità del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, che ricorda come «l'oggettificazione delle donne sia un problema ancora molto diffuso in Italia e ovunque nel mondo. Promuovere un cambiamento culturale profondo è necessario, per superare gli stereotipi. Tutte le istituzioni sono chiamate a garantire una rappresentazione autentica e rispettosa del contributo delle donne in ogni ambito e contesto economico, sociale o culturale».
«Il nostro obiettivo è contrastare la cultura dell'oggettificazione delle donne nei media e promuovere una nuova rappresentazione della donna come soggetto, e non come oggetto. Purtroppo, un recente studio delle Nazioni Unite evidenzia come la violenza contro le donne sia triplicata dopo il Covid, passando da circa 300 milioni a oltre 700 milioni, ovvero una donna su tre, vittima di violenza sessuale e fisica a livello globale ogni anno. Inoltre, il tempo stimato per raggiungere la parità di genere nel mondo è passato da 100 a 300 anni: oltre 13 generazioni. Non possiamo restare inerti ad aspettare. ‘We Do It Together’ crede che la soluzione risieda nel cambiamento culturale, e questo è possibile solo se uomini e donne si uniscono. 'I Am' è una dichiarazione che alimenta la cultura dell'empowerment femminile» – afferma Chiara Tilesi, fondatrice di We Do It Together e ideatrice della campagna.
«Attraverso le potenti fotografie delle protagoniste e le loro dichiarazioni – conclude – speriamo di ispirare una conversazione globale che ridefinisca il modo in cui le donne sono percepite e valorizzate nei media e oltre».