Il bene comune. E’ questo il comune denominatore per Giuseppe Maio: farmacista di professione, amministratore per passione. Già sindaco di Carpignano Sesia, nel novarese. Oggi consigliere provinciale a Novara con delega all’agricoltura, caccia e pesca, polizia provinciale e Gev (guardie ecologiche volontarie). Non riesce a stare fermo: «se una persona ha bisogno devo cercare di rispondere alle sue esigenze», ammette. E l’incarico che gli è stato dato (in quota Lega) lo vede macinare chilometri su e giù. Tra laghi e risaie. Lo vedi sfrecciare con la sua Punto elettrica (e nei boschi col suo fidato Defender). Sempre sul pezzo.
«Le deleghe che mi sono state affidate – spiega – sono motivate principalmente dalla mia esperienza e formazione. E non possono essere gestite “in ufficio”: voglio andare sul territorio a vedere, a capire. Ad incontrare: amministratori, cittadini. Perché ritengo che la forza e la capacità di un territorio siano direttamente legati alla forza e alla capacità degli amministratori che amano e vivono la propria terra. Questa, tra l’altro, è la componente fondamentale che da sempre contraddistingue il partito di cui faccio parte». Da subito operativo «ho avuto modo di apprezzare le capacità e la formazione del reparto provinciale preposto a questi argomenti» aggiunge.
Quali le priorità di cui si sta occupando? «Tra i tanti argomenti, tra cui il distretto del riso, la salvaguardia delle colture e la sicurezza del Territorio, il più urgente è il grave problema recato dal protocollo d'azione legato alla PSA (Peste suina africana). La nostra azione deve andare verso la riapertura della caccia al cinghiale, che per altro gode di ottima salute nella nostra provincia (ad oggi esente da PSA per il cinghiale e positiva solo per suini in allevamento isolato). Tutto il mondo agricolo e venatorio deve lavorare per obiettivi comuni: dobbiamo fare squadra! Per quanto concerne i danni da ungulati, in particolare nelle zone di Mezzomerico, Marano Ticino e Oleggio, sono partiti i piani di abbattimento».
Non solo: secondo Maio è urgente e strategico «per tutta la regione Piemonte e per la provincia di Novara, avere un piano faunistico regionale di riferimento e un più dettagliato piano faunistico provinciale».