In pochi giorni sono state venute due importanti realtà storiche del lago Maggiore. A Meina è stata ceduta all’asta villa Faraggiana, dopo un ventennio passato tra vendita e fallimento immobiliare. A Belgirate è stato ceduto il complesso alberghiero di Villa Carlotta, anche questo andato all’asta dopo il fallimento. Villa Faraggiana era stata ceduta dalle “Suore Poverelle” di Bergamo, che ne avevano realizzato una residenza per anziani, per 6 milioni e mezzo di euro, alla società “Villa Faraggiana” di Latina. Si trattava di un gruppo di cinque soci capeggiati da Aldo Corica, ora deceduto. Secondo le prime informazione la cifra di acquisto si aggira attorno ai 2 milioni e mezzo di euro. C’è riservatezza sul nome dell’acquirente e anche per questo non è ancora stata data informazione sulla futura destinazione. Il complesso è costituito dalla parte centrale con un edificio su due piani sormontato da medaglioni con raffigurati personaggi della storia della letteratura italiana. Poi ci sono la portineria, le stanze delle suore e a monte sono state costruite due dependance. Sotto il parco passa in galleria la linea ferroviaria internazionale del Sempione. Della Faraggiana si erano interessati per l’acquisto Silvio Berlusconi, George Cloney e il magnate russo Roman Abramovich. Costruita tra il 1852 e il 1855 da Alessandro Faraggiana su progetto dell’architetto Antonio Busser, questa maestosa dimora è stata il fulcro della vita culturale, politica e sociale di Meina. Villa Carlotta di Belgirate, chiusa da alcuni anni, era di proprietà della famiglia Mugnai, portata al massimo splendore dal cavalier Giuseppe, poi passata in eredità al figlio Ovidio. Era una delle realtà alberghiere più prestigiose del lago Maggiore, con alle spalle un parco secolare ricco di essenze pregiate. E’ stata ceduta alla terza asta dal tribunale di Verbania a una società che ha sede nel Veneto, dovrebbe in futuro mantenere la destinazione di struttura alberghiera. Non è dato a sapere l’importo versato dal nuovo acquirente e nemmeno la denominazione della società. E’ stata per lungo tempo sede di convegni, politici, scientifici e culturali anche a livello internazionale. Con queste due operazioni si vanno a rivalutare un paio di complessi storici, a lato della statale 33 del Sempione, che si affacciano sul basso lago Maggiore.