Torna sul Lago d’Orta la XVI edizione di Corto e Fieno

Appuntamento dal 10 al 12 ottobre

15/09/2025
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Torna Corto e Fieno, Festival internazionale del cinema rurale sul Lago d’Orta, in Piemonte. L’edizione 2025 coinvolge i Comuni del territorio e si arricchisce della collaborazione con la Fondazione Bandera, a conferma del legame tra il festival, la comunità locale e il mondo culturale.
Corto e Fieno è un festival che nasce da radici profondamente locali, ma con una vocazione internazionale: ogni anno porta sullo schermo sguardi rurali da ogni parte del mondo.  Nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Asilo Bianco, il festival – da sempre indipendente e votato alla ricerca – propone proiezioni e incontri che raccontano il mondo agricolo e chi lo abita, con uno sguardo attento ai cambiamenti culturali, ambientali e sociali. 
Debutta alla direzione artistica Cristian Cerutti, laureato in Cinema e Media e con una lunga esperienza maturata in festival internazionali come il Festival di Locarno, Visions du Réel e il Festival dei Popoli. Il suo sguardo è guidato dalla convinzione che il cinema possa costruire legami, alimentare senso di appartenenza e generare comunità.
Novità di questa sedicesima edizione è la collaborazione con SafeHabitus, progetto finanziato dall’Unione Europea che promuove il benessere, la salute e la sicurezza di chi lavora la terra. SafeHabitus riunisce agricoltori, organizzazioni agricole, consulenti, ricercatori, sindacati, autorità sanitarie e decisori politici di tutta Europa, con l’obiettivo di affrontare le sfide urgenti legate alla sicurezza sul lavoro degli agricoltori e dei lavoratori agricoli. Una sinergia che rafforza la vocazione di Corto e Fieno a essere non solo un festival di cinema, ma anche un luogo di riflessione collettiva sul presente e sul futuro del mondo rurale.
Il dialogo con SafeHabitus si inserisce nello spirito del festival: raccontare la ruralità significa dare voce a chi la vive quotidianamente, mettendo in luce non solo la bellezza della terra e dei suoi frutti, ma anche le difficoltà, le sfide e i rischi di chi se ne prende cura. In questo senso, il cinema diventa uno strumento di consapevolezza e di sensibilizzazione, capace di tradurre in storie e immagini le istanze di un settore vitale ma fragile. La collaborazione rappresenta quindi un’occasione preziosa per ampliare lo sguardo del festival e costruire nuove narrazioni condivise, in cui l’esperienza individuale si intreccia con un discorso collettivo di responsabilità e di cura.
L’animale scelto come guida dell’edizione 2025 è il gatto selvatico, creatura elusiva e affascinante, simbolo di indipendenza, mistero e ritorno alla natura più autentica. La sua presenza all’interno del consueto triangolo rosso guiderà idealmente il festival, richiamando l’idea di un rapporto più libero, profondo e rispettoso con l’ambiente e con le forme di vita che lo abitano.
Svelata anche l’immagine coordinata della nuova edizione, firmata dall’artista Cristina Mandelli. Nata nel 1976, vive e lavora a Torino. Diplomata in pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ha esposto in Italia e all’estero. Usa disegno, pittura e ceramica e nei suoi lavori emerge una leggerezza ironica carica però di una sensazione di instabilità che mette in guardia i sensi più che la vista. Un elogio al bianco e nero, a spazi minimi in cui raccogliersi a guardare il festival pensato dal nuovo direttore Cristian Cerutti.
La selezione curata dal nuovo direttore artistico porterà anche quest’anno opere da ogni parte del mondo con l’intento di mostrare, con approcci anche molto differenti tra loro, come il dialogo tra cinema e mondo rurale possa portare frutti molto interessanti sia a livello artistico, ma anche sociale.
Il vincitore del premio Asilo Bianco sarà protagonista della serata di chiusura sia di Corto e Fieno sia di Safe Habitus, con una proiezione speciale che celebrerà il talento dei partecipanti. Al regista sarà inoltre consegnato un premio unico, realizzato dall’artista e scultore Valerio Tedeschi, simbolo tangibile della creatività e dell’arte che caratterizzano il festival.
Durante il festival, al Museo Tornielli di Ameno sarà visitabile la mostra della fotografa Vittoria Lorenzetti, con inaugurazione ufficiale il 4 ottobre. In dialogo con l’esposizione, il suo cortometraggio Como el Agua del Río verrà proiettato alla serata di chiusura della mostra.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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