«Pedemontana, via ai lavori entro il 2026»

L’auspicio del consigliere delegato a viabilità e lavori pubblici dell’area nord-est Pietro Palmieri

Paolo Uselllini 05/06/2025
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A Torino, insieme ad altri rappresentanti degli enti locali (tra i quali quelli dei Comuni di Ghemme e Romagnano Sesia), Pietro Palmieri, consigliere delegato a viabilità e lavori pubblici dell’area Nord-Est, ha incontrato l’assessore regionale a logistica e infrastrutture strategiche Enrico Bussalino per fare il punto sulla situazione dell’avanzamento progettuale e di realizzazione della nuova e fondamentale tratta Masserano-Ghemme della Pedemontana . «È un’opera - sottolinea Palmieri - attesa da diversi anni e che risulta fondamentale per migliorare la viabilità e favorire lo sviluppo economico del territorio, in particolare dei distretti industriali di Biella, Novara e Vercelli. Si tratta di un collegamento diretto alla rete autostradale, che mira a decongestionare il traffico e a facilitare l’integrazione logistica». Anas, ente appaltante e proponente il progetto ha illustrato l’attuale situazione. La tratta Masserano-Ghemme della Pedemontana piemontese collega l’autostrada A4 Torino-Milano con l’autostrada A26 Genova Voltri-Gravellona: «come noto si tratta di un’infrastruttura di interesse strategico nazionale e fa parte di un progetto più ampio per il potenziamento dei collegamenti tra Piemonte e Lombardia».
Durante l’incontro sono stati forniti anche alcuni dati tecnici. «La piattaforma dell’opera – spiega in proposito il consigliere - è di categoria B “extraurbana principale” con spartitraffico centrale, due corsie per senso di marcia da 3,75 metri, banchine laterali da 1,75 metri e larghezza complessiva pari a 22 metri. Il tracciato stradale è di circa 15 chilometri. e comprende quattro svincoli, la predisposizione di un’area di servizio, la sistemazione dell’autostrada A26 e un’area di esazione pedaggio presumibilmente all’altezza del Km. 38+800. Le opere di maggiore rilievo sono rappresentate da sei viadotti di scavalco dei corsi d’acqua e da sei cavalcavia di scavalco della viabilità secondaria. A queste si aggiungono opere minori come sette sottopassi scatolari e circa 76 tombini idraulici e faunistici e 23 vasche di prima pioggia. Secondo quanto previsto dalla normativa stradale, gli svincoli sono stati previsti in corrispondenza dell’intersezione con strade di categoria C, localizzate a Masserano, Roasio, Gattinara e Ghemme nei pressi della A26».
L’iter di approvazione e appalto è stato piuttosto complesso e ha visto «una delibera del Cipess tra il 2021 e il 2022, con un finanziamento di 385 milioni di euro. A questa – prosegue Palmieri – è seguita, nel 2023, l’aggiudicazione della gara d’appalto al consorzio “Agamium” e l’avvio delle attività nell’agosto dello stesso anno. Le attività concluse e propedeutiche alla redazione del Progetto Esecutivo sono state quelle legate all’esproprio delle aree, alle indagini geognostiche e al piano di monitoraggio ambientale ante operam, mentre le attività in corso, propedeutiche all’inizio dell’esecuzione dei lavori, sono le indagini archeologiche preventive ad altissimo rischio archeologico, non eseguite in fase di redazione del progetto definitivo per la presenza di aree boschive, la rimozione interferenze e la bonifica da ordigni bellici, con taglio arbustivo sull’ottanta per cento dell’intero tracciato e bonifica bellica superficiale e profonda sul trenta per cento dell’intero tracciato». Il progetto esecutivo è stato consegnato lo scorso 14 marzo ed è attualmente in corso la fase di istruttoria da parte della Stazione appaltante per una verifica dell’ottemperanza alle 209 prescrizioni impartite, mediante l’analisi documentale e tecnica degli elaborati trasmessi. In parallelo alla fase di approvazione del progetto esecutivo sono stati portati avanti gli espropri, con un totale di 718 ditte e il pagamento dell’ 80% delle indennità di espropriazione per il 33% delle ditte interessate, la sottoscrizione da parte di Anas di convenzioni con il Consorzio Irriguo Est Sesia, già completata, con il Consorzio Irriguo della Baraggia, ancora in corso come peraltro anche quella con Seab. E’ inoltre in fase iniziale la convenzione con le Province e i Comuni per la gestione delle opere di compensazione e un progetto di compensazione ambientale con il Parco del Ticino e del Lago Maggiore. «Una volta che l’impresa avrà ottemperato alle prescrizioni si procederà con la verifica di ottemperanza con il Ministero: superata questa fase, insieme alla verifica stradale dovuta ad una leggera modifica della A26, il progetto esecutivo redatto dall’impresa sarà approvato, previo controllo per accertare se il progetto costa di più oppure se sono intervenute modifiche che comportano ulteriori passaggi per l’approvazione».
Quando il progetto esecutivo sarà definitivamente approvato «si procederà alla consegna dei lavori. L’iter si dovrebbe concludere entro fine anno e, quindi, i lavori dovrebbero partire nel 2026. La durata prevista è di quattro anni: anche per questa ragione l’impresa si sta portando avanti nella fase preliminare di installazione del cantiere per farsi così trovare pronta al momento dell’avvio dei lavori. L’assessore Bussalino ha espresso l’intenzione di istituire un tavolo tecnico utile a monitorare l’avanzamento delle attività e che svolga il compito da trait d’union tra il territorio, la Regione e Anas».
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