Allarmi non giustificati sul sistema sanitario piemontese

L’assessore regionale Federico Riboldi rassicura sulla solidità dei conti e sugli equilibri di bilancio. Smentiti i soliti «gufi» della sinistra

Marco Cortese 19/01/2025
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Prosegue l’opera di risanamento dei conti della Regione Piemonte e l’impegno per migliorare la sanità regionale e ridurre le liste d’attesa. Un quadro confortante, che si scontra con alcune recenti dichiarazioni delle opposizioni che hanno lanciato allarmi, tutti privi di fondamento, secondo l’assessore piemontese alla Sanità, Federico Riboldi.

«I toni allarmistici circolati a mezzo stampa sui bilanci delle Aziende Sanitarie Regionali (Asr) – spiega l’esponente della Giunta Cirio – sono assolutamente ingiustificati. I bilanci preventivi, presentati dalle Asr a cavallo di ogni anno, sono strumenti di programmazione che indicano, oltre a tutte le spese ordinarie, anche alcuni ‘desiderata’, ma sempre con l’obiettivo, alla fine dell'istruttoria tra Direzione Sanità e Asr, di garantire un equilibrio economico-finanziario delle Aziende stesse».

«Ben diversi i bilanci consuntivi – precisa Riboldi – che sono invece adottati entro aprile dell'anno successivo e che certificano le cifre finali e i risultati realmente ottenuti, sulla base degli obiettivi che abbiamo assegnato ai direttori generali e che sono sottoposti a una verifica periodica e stringente».

«La sanità – ribadisce l’assessore – rappresenta per questa Amministrazione una priorità e una spesa strategica a cui destiniamo risorse aggiuntive anche rispetto a quelle del fondo nazionale, che lo scorso anno è stato incrementato per il Piemonte per oltre 300 milioni di euro e sarà incrementato anche nel 2025, grazie ai 3 miliardi supplementari destinati dal Governo alla sanità».

Riboldi ricorda anche che «il bilancio della sanità nel 2024 risulterà in equilibrio» e che «così sarà anche per il 2025, anche in considerazione delle azioni di efficientamento in corso in questi anni e che continueranno nel 2025, in linea con il trend positivo di gestione della sanità, certificato anche dalla parifica positiva della Corte dei Conti».

Smentiti quindi ancora una volta tutti i ‘gufi’ della sinistra, che auspicavano un commissariamento.

Per Riboldi «le notizie giornalistiche sui rischi possibili per l’equilibrio dei bilanci raccontano una realtà che non corrisponde a quella del Piemonte, dove invece continuiamo a lavorare per garantire il funzionamento e l’eccellenza del sistema sanitario, a vigilare sulla spesa con rigore e attenzione come abbiamo fatto in questi anni e come ci viene certificato da tutti gli organi deputati».

Prosegui poi il Piano della Regione Piemonte per implementare la videosorveglianza nelle strutture ospedaliere, così da contrastare le sempre più frequenti aggressioni al personale sanitario.

«Su chi aggredisce operatori sanitari che passano le proprie notti, le proprie giornate, spesso anche in situazioni a rischio, all'interno delle nostre strutture ospedaliere il Governo bene ha fatto a inasprire le pene, cioè a mettere l'arresto differito per chi si macchia di crimini tanto efferati» – ha detto Federico Riboldi.

«Noi facciamo la nostra parte – ha ribadito – con un Piano di videosorveglianza attiva nei Pronto Soccorso, una videosorveglianza che consente non solo di individuare a latere dell'evento delittuoso chi l’ha commesso, ma è una particolare tipologia di telecamera intelligente che avvisa direttamente la centrale operativa».

«Sono una particolare tipologia di telecamere intelligenti – ha spiegato l’assessore – che individuano grazie all'intelligenza artificiale il momento dell'aggressione e quindi avvisano immediatamente le centrali operative, saltando tutto il processo di telefonata che l'operatore dovrebbe fare e che chiaramente in una situazione di colluttazione o di violenza diffusa all'interno della struttura non può fare».

«Solidarietà totale – ha concluso l’esponente della Giunta Cirio – alle nostre operatrici e ai nostri operatori, ma oltre alla solidarietà fatti concreti, con un programma in tutti i Pronto Soccorso piemontesi, che verrà poi esteso a tutte le strutture, per fare in modo che chi si macchia di questi delitti possa essere rapidamente individuato e fermato».

Ancora una volta un impegno concreto, in favore della sanità piemontese.

 

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