"È finalmente trapelato il parere del Ministero della Salute sul progetto di edilizia sanitaria per il Verbano Cusio Ossola.
Il documento conferma in modo inequivocabile ciò che in molti amministratori locali e la stragrande parte dei professionisti della sanità sostengono da tempo: solo un presidio ospedaliero dei due potrà garantire il mantenimento del DEA (Dipartimento di Emergenza) e di tutti i reparti previsti dalla normativa nazionale. Non sembrano esserci sono margini per soluzioni diverse.
La Regione Piemonte ha trascorso ormai sei anni senza introdurre un progetto realmente attuabile, limitandosi ad annunciare interventi di riqualificazione dei due presidi, ma la nota del Ministero è chiara: si avrà un ospedale di serie A e uno di serie C. E il rischio è la riapertura di una guerra dei territori su chi dovrà ospitarlo tra Verbania e Domodossola.
Le risorse – soprattutto quelle umane – vanno concentrate in un unico ospedale, moderno, baricentrico e all’altezza dei bisogni dell’intero VCO. È una scelta di buonsenso, sostenuta anche dall’Ordine dei Medici e dai professionisti sanitari del territorio. Auspichiamo che l’Assessore regionale alla sanità, ascolti l’appello della maggioranza dei Sindaci del VCO inviato pochi giorni fa.
Questo percorso deve essere affiancato da una accelerazione sugli investimenti per la sanità territoriale, con chiarezza sui progetti delle Case della Salute finanziate con i fondi del PNRR, il rafforzamento del servizio 118 ed elisoccorso e, non ultimo, la risoluzione della gravissima carenza di medici di base.
Il diritto alla salute dei cittadini non può più attendere. Come sindaco di Baveno, ribadisco la piena disponibilità a lavorare in modo costruttivo con tutti i livelli istituzionali, nell’interesse esclusivo della comunità".
Il sindaco di Baveno Alessandro Monti