Martedì 16 settembre, alle ore 17, la Cappella Mellerio di Domodossola ospiterà il convegno “Sacri Monti, patrimonio Unesco di frontiera”, organizzato dalla Fondazione Paola Angela Ruminelli in collaborazione con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dell’Expo Italo-Svizzera, in programma dal 12 al 21 settembre.
L’iniziativa si propone di approfondire il valore culturale, storico, spirituale e paesaggistico dei Sacri Monti, con un’attenzione particolare al loro ruolo di “patrimonio di frontiera” e alle sfide della loro tutela.
Il convegno si inserisce nel programma delle manifestazioni dell’Expo Italo-Svizzera, evento in programma ogni 25 anni che riunisce a Domodossola i rappresentanti dei Cantoni elvetici confinanti, Vallese e Ticino. La prima edizione, nel 1925, nacque sulla scia dell’apertura del traforo del Sempione (19 maggio 1906) e aveva anche una forte valenza commerciale, con l’allestimento di numerosi stand. Oggi l’Expo mantiene il suo carattere di incontro transfrontaliero, con l’obiettivo di creare occasioni di confronto in ambito culturale, sociale e dei trasporti.
L’apertura dei lavori sarà affidata a Marina Feroggio, direttrice dell’Ente di gestione dei Sacri Monti, che porterà un saluto istituzionale. Interverrà anche il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi.
Seguiranno gli interventi di Paolo Mira, direttore dell’Ufficio Diocesano Beni Ecclesiastici di Novara; Francesca Giordano, commissaria dell’Ente di gestione; fra’ Maggiorino Stoppa, custode del Convento del Monte Mesma; lo storico Enrico Rizzi; Antonio Aschieri, responsabile del settore gestione del territorio dell’Ente di Gestione; don Davide Busoni, rettore del Sacro Monte Calvario di Domodossola; e Antonio Pagani, vicepresidente del Consorzio volontario per il restauro delle cappelle del Sacro Monte Calvario.
Il convegno sarà moderato da Maurizio De Paoli, rappresentante della città di Domodossola nel Consiglio dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti.
L’appuntamento offrirà un quadro ampio e articolato dei Sacri Monti come sistema seriale Unesco, mettendo in evidenza la loro unicità come luoghi di fede, arte, cultura e natura, e ribadendo il ruolo centrale delle comunità locali nel garantirne la vitalità e la trasmissione alle generazioni future.