Coldiretti Novara-Vco, taglio del 20% alla Pac 2028-2034 è disastro annunciato
Al via mobilitazione permanente per i prossimi 2 anni
Un taglio del 20% delle risorse della Pac è un disastro annunciato. A denunciarlo è Coldiretti nel commentare la presentazione del nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, che prevede la diminuzione delle risorse della Politica agricola comune, con l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico. Una scelta contro la quale i giovani agricoltori della Coldiretti hanno dato vita a una protesta nel centro di Bruxelles e di Roma con cartelli e grandi striscioni raffiguranti la presidente della Commissione che gioca con le stelle simbolo dell’Unione e le scritte “Benvenuti a Vonderland” e “Questa non è Europa”.
"Ha vinto la linea politica della Presidente Von der Leyen che ha imposto ai commissari tagli draconiani – denunciano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - A farne le spese sono i comparti simbolo dell’agricoltura del nostro territorio: dal vitivinicolo al lattiero-caseario dalla zootecnia al cerealicolo e molti altri. Anche il settore risicolo sta subendo una grave crisi con il prezzo del riso in calo a causa dei tanti consumi e al conseguente aumento dei costi. A questo si aggiunge la nostra richiesta dell’urgenza di una clausola di salvaguardia automatica per le importazioni di riso a dazio agevolato: le importazioni dalla Cambogia e dal Myanmar che, al primo giugno 2025, hanno già segnato un +13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un picco del 40% per il riso tipo Indica”. A tutto questo si aggiunge l’allarme dazi, con la possibilità che dal 1° agosto vengano confermati al 30%, come annunciato dal presidente Trump. Queste tasse sui prodotti europei potrebbero costare alle famiglie statunitensi e all’agroalimentare italiano oltre 2,3 miliardi di euro: “Un totale fallimento della politica esercitata dalla Von der Leyen a danno dei settori produttivi – sottolineano il Presidente e il Direttore di Coldiretti Novara-Vco - La Presidente deve spendersi per una soluzione vera, come non ha ancora fatto. Tofi e Salvadori aggiungono: “Ci vuole un cambio di rotta per evitare di perdere le nostre tradizioni, la biodiversità ed il patrimonio enogastronomico che ci viene riconosciuto in tutto il mondo. Questa manovra europea mette in discussione il ruolo dell’agricoltura come presidio ambientale, economico e culturale. Ora tocca ai capi di Stato e di governo che dovranno interrompere il loro silenzio e fermare questa pericolosa deriva. La nostra mobilitazione resta forte e permanente, perché non ci rassegniamo a chi vuole togliere i soldi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati e rovinare la salute dei consumatori, depotenziando un settore strategico per l'Europa e per l'Italia in particolare, come l'agricoltura e l’agroalimentare”, concludono.