Grande festa a Borgosesia e in tutta la Valsesia per Stefano Sottile, azzurro che sabato sera ha emozionato (e non poco) nella finale del salto in alto delle Olimpiadi di Parigi. Sfiora il miracolo agonistico purtroppo non riuscito a Giamarco Tamberi, con una prestazione straordinaria in cui realizza il proprio personale di 2,34 al primo tentativo, grazie al quale per qualche minuto si trova in seconda posizione, ma poi sbaglia i tre tentativi a 2,36 chiudendo in ogni caso la competizione con un eccellente quarto posto, nella gara vinta dal neozelandese Hamish Kerr con 2,36 dopo uno spareggio con lo statunitense Shelby McEwen a pari quota ed errori.
Per il ventiseienne saltatore piemontese sicuramente il punto più alto di una carriera che sembrava orientata molto bene con il titolo mondiale under 18 nel 2015 a Cali in Colombia, poi proseguita con l’eccellente personale di 2,33 ottenuto nel 2019, a cui sono seguite stagioni di involuzione che non gli hanno permesso di tornare ad alti livelli per alcuni anni, pur partecipando alle Olimpiadi di Tokyo e anche ai Mondiali di Budapest 2023, ma quest'anno dopo il buon sesto posto agli Europei di Roma, da oggi inizia per lui una nuova era.
Molto buona la serie della sua gara con le quote di 2.17, 2.22 e 2.27 superate al primo tentativo, 2.31 alla seconda, 2.34 ancora alla prima e i tre errori finali a 2,36.
Così Sottile ha dichiarato alla Rai: «Dà un po' fastidio arrivare quarti con la stessa misura del terzo. Per quello che mi riguarda con 2.34 ho fatto un garone. Devo ringraziare i miei fisioterapisti dopo i tanti problemi avuti. Ringrazio tutti a partire dalla mia famiglia». Aggiungendo: «In gara l'atmosfera era mostruosa: sono state sensazioni uniche».
Subito il sindaco della città di Borgosesia si è complimentato:
«Grazie Stefano! Congratulazioni per il risultato ottenuto, per il cuore che ci hai messo e per il lustro che hai portato alla nostra città – dice il primo cittadino – abbiamo trepidato e gioito, pieni d’orgoglio e di ammirazione per te!».
Durante la gara, più volte i commentatori della Rai hanno ricordato la provenienza dell’atleta: la Valsesia e Borgosesia sono state nominate per raccontare la storia di questo giovane atleta, che quest’anno si è presentato ai Giochi Olimpici in grande forma, dandone prova ad ogni salto e raggiungendo una misura che mai aveva raggiunto in carriera.
«Al ritorno da questa avventura ti aspettiamo in Comune per renderti tutti gli onori che meriti» conclude il Sindaco Bonaccio, che nel suo commento sui social sceglie l’hashtag #viso pulito, perfetto per questo giovane borgosesiano, che con spirito di sacrificio e grande sobrietà è entrato nell’Olimpo dello sport internazionale.