L’eco dell’accoltellamento del capotreno non si è ancora sopita. Ma a Genova è di nuovo allarme sicurezza per i lavoratori del trasporto pubblico. E ancora una volta riguarda il rischio cui sono esposti coloro che devono verificare il pagamento del biglietto. 
Ieri mattina è toccato a un controllore dell’Amt essere aggredito da chi pretendeva di viaggiate gratis. Sorpreso su un bus di linea, alla richiesta di mostrare il titolo di viaggio, ha reagito spintonando con violenza il tranviere. L’uomo è poi scesco di corsa dal mezzo cercando di allontanarsi. 
L’autobus, un 36, si è fermato il via Fiume e il controllore ha allertato la centrale operativa che ha poi avvertito la polizia. Una pattuglia presente in zona è intervenuta e, grazie alla descrizione fornita, ha individuato e fermato il responsabile che è stato accompagnato in questura. Identificato, è risultato un extracomunitario quarantenne, già noto alle forze dell’ordine per comportamenti aggressivi e violenti.
In questa circostanza non ci sono state conseguenze per il controllore e in concreto gli stessi passeggeri se la sono cavata con un po’ di spavento e di ritardo per la soste prolungata e imprevista del bus. Ma l’episodio si inserisce in una lunga scia di fatti violenti che si verificano a bordo dei mezzi pubblici. 
Per lo più però le situazioni peggiori avvengono nelle ore serali, in questo caso invece il parapiglia a bordo si è verificato verso le 10.30 in pieno centro. «Protagonista un extracomunitario che ha aggredito il collega - interviene Roberto Piccardo del sindacato Ugl -. Fortunatamente non dobbiamo fare i conti con personale ferito, ma non è possibile che chi viaggia per fare il proprio mestiere potenzialmente rischi la vita ogni giorno. Come organizzazione sindacale ci battiamo da sempre per i problemi di sicurezza sui bus. Una battaglia con Amt che ci siamo spesso trovati a combattere da soli».