Signorini lascia il carcere il giorno dopo il suo compleanno
L'ex presidente del porto di Genova era stato arrestato con Toti e Spinelli il 7 maggio
Non ha ammesso responsabilità, non è cambiato alcunché dal punto di vista del rischio della reiterazione del reato, ma Paolo Emilio Signorini il giorno dopo aver compiuto 61 anni è uscito dal carcere di Marassi per essere accompagnato dalla polizia penitenziaria in un’abitazione presa in affitto a Genova dove vivrà con la figlia. È stata la stessa gip, Paola Faggioni, a concedere l’attenuazione della misura cautelare.
L’unica novità sostanziale rispetto alla precedente decisione negativa dello stesso giudice, è che il tribunale del Riesame aveva sostanzialmente negato le esigenze cautelari estreme, con la detenzione in carcere volute dalla gip. L’unica osservazione l’aveva fatta riguardo alla scelta dell’abitazione in cui concedere i domiciliari. Così ora sia la procura sia il gip hanno cambiato idea e accolto l’istanza dei difensori dell’ex presidente dell’autorità portuale, arrestato il 7 maggio insieme all’imprenditore Aldo Spinelli e al governatore Giovanni Toti, questi ultimi due tuttora ai domiciliari. Si attende in queste ore la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta dello stesso Spinelli di revoca dei domiciliari. Qualora accolta, il solo Giovanni Toti resterebbe l’unico indagato dell’intera inchiesta a non aver ottenuto, a nessun livello, un’attenuazione della misura cautelare, pur non essendo certo colui sul quale gravano le accuse più pesanti. Al presidente sono stati solo autorizzati i nuovi incontro con il vicepremier Matteo Salvini e poi con gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola. Respinta invece la provocante richiesta dei parlamentari del M5S di andare anche loro a casa di Toti.