"Che la riforma della giustizia e la separazione delle carriere renderanno più difficile il contrasto alla criminalità organizzata, sarà tutto da dimostrare. Di sicuro, quello che mi sento di dire è che non velocizzerà neanche di un secondo i processi, il vero problema che invece abbiamo in Italia da anni". Lo ha detto il procuratore di Imperia Alberto Lari a margine di un evento antimafia che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di don Luigi Ciotti. Il magistrato è intervenuto su un argomento di stretta attualità, dopo la recente approvazione da parte del Senato del Ddl sulla separazione delle carriere tra la magistratura inquirenti e quella giudicante. "Se vedete le statistiche - ha aggiunto - i processi, dal primo al terzo grado, durano cinque, sei, sette, otto e anche dieci anni. Quindi, il vero problema, secondo me, per far funzionare la giustizia, è di velocizzare i processi". Per il procuratore, tradotto in termini pratici, significa "riformare il sistema processuale, aumentare gli organici, rendere le procedure più snelle, aumentare i riti alternativi. Non la separazione delle carriere, che non c'entra assolutamente nulla e non migliora di nulla lo stato della giustizia".