Il Gezmataz Jazz Festival, storica e principale rassegna jazz genovese, apre la sua 22ª edizione con due concerti alla Piazza delle Feste del Porto Antico sabato 5 e domenica 6 luglio, entrambi con inizio alle 21:30 e a ingresso gratuito, che avranno per protagonisti due quartetti ispirati alle culture e alle atmosfere mediorientali: i Je t’appelle e gli Estuarium. Parte integrante del progetto triennale “Orizzonti musicali: suoni, visioni e contaminazioni” sviluppato da Gezmataz e incentrato sulla fusione tra le culture e sulle connessioni e commistioni fra i diversi popoli, l’edizione di quest’anno ha infatti per sottotitolo la parola araba Rawabet che significa, appunto, “connessioni”.
E Rawabet è anche il nome del progetto internazionale sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea del quale fa parte lo stesso Gezmataz, guidato dall’organizzazione culturale siriana Ettijahat – Independent Culture con base a Beirut e Bruxelles), in partenariato con Voce – Centre Musical de Création Musicale di Pigna (Corsica, Francia), Coculture (Berlino, Germania), Masahat for Arab Culture in Exile (Oslo, Norvegia) e Transversal Project (Malmö, Svezia). La rassegna esplora il dialogo tra culture e linguaggi artistici contemporanei, mettendo in luce connessioni inedite nel panorama jazzistico e sperimentale attraverso un percorso multidisciplinare che integra musica, arte visiva, danza e nuove tecnologie, con l’obiettivo di promuovere collaborazioni internazionali e produzioni originali.
Sabato 5 luglio al Porto Antico sarà dunque di scena la formazione Je t’appelle, composta da Bayan Rida (oud e voce), Marco Tindiglia (chitarra), Salah Namek (violoncello) e Marco Fadda (percussioni): attraverso la musica verrà approfondita la difficoltà nata dall’urgenza di lasciare il proprio paese devastato dalle guerre, in questo caso la Siria, in un viaggio fatto di nostalgia, disorientamento e speranza.
Domenica 6 luglio, sempre alla Piazza delle Feste, in quartetto Estuarium formato da musicisti di fama internazionale come Oriol Marès (clarinetto), Talal Fayad (oud), Thodoris Ziarkas (contrabbasso) e Lucas Zegrí (percussioni), proporrà composizioni nate dal background culturale dei diversi membri, quindi con influenze spagnole, siriane e greche, intersecate in uno stretto dialogo fra mondi diversi ma affini.
Gezmataz proseguirà poi a settembre con due ulteriori appuntamenti alla Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale e con l’ormai consueto programma di concerti alla sala Claque in collaborazione con la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, i cui dettagli saranno annunciati nei prossimi mesi.
Entrambe le serate alla Piazza delle Feste, come detto, sono a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni e aggiornamenti si rimanda al sito www.gezmataz.org e alla pagina Facebook ufficiale Gezmataz Festival & Workshop.
Gezmataz Jazz Festival 2025 è organizzato dall’Associazione culturale Gezmataz in collaborazione con Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con il sostegno della Fondazione Carige e del programma Creative Europe dell’Unione europea.