Contestazioni al concorso per maestre: "Ci siamo sentite derise e umiliate"

Il caso dopo le prove orali alla Spezia, la denuncia di un gruppo di insegnanti precarie

04/07/2025
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«Ci siamo sentite derise e contestate su argomenti che crediamo, vista la nostra lunga esperienza nella scuola, di conoscere bene. Per questo motivo vogliamo far sapere che siamo molto amareggiate per  come siamo state trattate dalla commissione della Spezia agli orali del concorso per l’entrata in ruolo di insegnanti di scuola primaria». Così, un nutrito gruppo di insegnanti precarie che speravano finalmente di vincere il concorso che poteva farle entrare in ruolo si sono sfogate in una lettera aperta, dove chiedono anche l’intervento del ministro dell’Istruzione Valditara. Il gruppo è numeroso: si tratta di insegnanti che per anni hanno lavorato nelle classi facendo - dicono  - «i tappabuchi, con contratti a tempo determinato che vengono rinnovati di anno in anno, a differenza di quanto accade in altri Paesi Europei».
La loro domanda è piuttosto logica: «se andavamo bene per lo Stato quando non c’erano abbastanza insegnanti, adesso perché, pur avendo passato la prova scritta, all’orale siamo state derise da alcuni membri della commissione e ripetutamente contestate anche su temi noti e consolidati?».
Del caso si è occupata anche Maria Guarino, presidente regionale Anief Liguria. «Mi sono arrivate decine di segnalazioni - spiega - alcune candidate mi hanno riferito di essersi sentite derise e, in molti casi, di non aver avuto la possibilità di mostrare alcune parti pratiche del proprio lavoro. Alla luce di queste preoccupazioni, ho contattato più volte la commissione, che mi ha assicurato di aver operato nel pieno rispetto delle regole. Resta comunque l’amarezza per le contestazioni sollevate: come abbiamo già ricordato in più occasioni, se non vengono formalmente verbalizzate durante l’esame, purtroppo non hanno alcuna validità». Il sentore di molte insegnanti precarie è stato che si preferissero candidate più giovani, magari appena laureate in Scienze della Formazione, piuttosto che far passare persone con la maturità magistrale valida se presa fino al 2001. ««Come Anief stiamo monitorando con attenzione la situazione – precisa la presidente regionale Maria Guarino – anche perché, ad esempio, la prima graduatoria pubblicata in questi giorni presenta delle inesattezze: in alcuni casi, infatti, non sono stati correttamente conteggiati i titoli di servizio, che concorrono in maniera determinante al punteggio finale, per cui siamo in attesa della ripubblicazione della stessa senza refusi».
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