Consiglio comunale di Genova su bilancio, bagarre sul numero legale

Infiammata la seconda di tre giornate di assemblea a Palazzo Tursi

18/12/2024
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Polemiche, espressioni volgari e il rischio di uno stop della discussione sul bilancio. La seconda di tre giornate del consiglio comunale genovese incentrato sul documento previsionale si è accesa per una richiesta di verifica del numero legale da parte della minoranza. Poco dopo la ripresa dei lavori, alle 14.20, l'opposizione è uscita dall'aula - salvo la consigliera del Pd Rita Bruzzone, che è rimasta seduta per chiedere appunto il conteggio - e la segreteria generale, facendo l'appello, ha contato 21 presenti (Bruzzone compresa), quota minima - la maggioranza più uno - per la garanzia del numero legale. Già nel pomeriggio di ieri l'opposizione aveva provato a evidenziare l'assenza di gran parte del centrodestra in aula ma, anche il quel caso, i consiglieri di maggioranza erano riusciti a entrare al suono della campanella suonata dal presidente del consiglio, Carmelo Cassibba, raggiungendo la più ampia quota di 25 presenze.
Questa volta la sospensione del consiglio è stata scongiurata di misura, cosa che ha fatto scattare un rimpallo di accuse e polemiche tra le varie forze politiche in aula. Il culmine della bagarre, però, si è verificato quando l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, a microfoni spenti ma ben udibile, ha commentato l'azione della minoranza con il termine "figura di m…". La consigliera Bruzzone ha preso quelle parole, subito bacchettate dalla presidenza, come insulto personale e anche questo episodio ha dato adito a numerosi interventi da parte dei vari consiglieri. "Il punto è che, da regolamento, spetta alla maggioranza dover garantire il numero legale in aula - ha detto Davide Patrone, capogruppo del Pd - ed è un nostro diritto fare presente che il centrodestra non è presente, come non sono presenti, d'altronde, gran parte degli esponenti della giunta, attaccare questo nostro diritto è mettere in dubbio il lavoro stesso del consiglio comunale". Quando la situazione si è ricomposta è arrivato anche il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, assente fino a quel momento per altri impegni istituzionali.
"Questa è l'opposizione costruttiva", ha commentato, come già aveva fatto ieri al primo tentativo di far saltare la seduta.
"Ci hanno provato già due volte ma la votazione del bilancio è un passaggio importante per i cittadini". La discussione degli ordini del giorno è ripresa dopo quasi un'ora. L'esposizione dei documenti dovrebbe andare avanti almeno fino alla tarda serata.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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