I fatti risalgono ad un periodo antecedente al 2020. Una storia che aveva suscitato scalore nel mondo sportivo e anche cittadino. In Tribunale a Imperia si è chiusa con una assoluzione perché il fatto non sussiste la vicenda processuale che vedeva imputato un ex giocatore dell'Imperia Calcio. Doveva rispondere di violenza sessuale aggravata ai danni della figlia minorenne della sua ex compagna. La procura aveva richiesto per lui una condanna a dieci anni di reclusione. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Carlo Alberto Indelicati, ha emesso una sentenza di assoluzione con la formula «perché il fatto non sussiste». 
I fatti al centro del procedimento risalgono a un periodo particolarmente delicato per l’imputato, da poco separato e appena trasferitosi a vivere con una nuova compagna. Secondo la ricostruzione dell’accusa, sostenuta dalla PM Francesca Dentis, gli abusi sarebbero avvenuti durante la convivenza tra l’uomo, la madre della ragazza e la presunta vittima, circostanza che – sempre secondo la Procura – avrebbe configurato  l’aggravante legata alla relazione parafamiliare. Una versione che la difesa, rappresentata dall’avvocato Nicola Menardo del foro di Torino, ha fortemente contestato in aula. Secondo il legale, la coabitazione tra l’uomo e la madre della giovane sarebbe iniziata solo dopo il periodo in cui si sarebbero verificati i fatti denunciati. Una discrepanza temporale non da poco che , evidentemente,  ha messo in discussione  sia la sussistenza del reato, sia la gravità dell’aggravante contestata. I genitori della ragazza si erano costituiti parte civile nel processo, assistiti dalle avvocate Sabrina Tallone e Simona Costantini del foro di Imperia. Per garantire la tutela della presunta vittima, ancora minorenne, e preservare la riservatezza delle informazioni emerse nel corso del dibattimento, tutte le udienze si sono svolte a porte chiuse. La sentenza di assoluzione è arrivata questa mattina, al termine di un procedimento lungo e complesso. Le motivazioni saranno rese note entro i prossimi 90 giorni.