A Genova il seminario ACOSI per la qualificazione di ospedale storico

E' l'Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani

05/04/2025
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Nel corso della mattinata odierna si è svolto il Seminario “Proposta di un modello di analisi e valutazione per la qualificazione di Ospedale Storico”, a cura del Comitato scientifico di ACOSI, Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani. L’iniziativa rientra nelle attività scientifico-culturali di ACOSI, costituito nel dicembre del 2019 per iniziativa di cinque enti fondatori: Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, Ospedale di San Giovanni e Paolo di Venezia, Ospedale Maggiore di Milano, Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma e Museo delle Arti sanitarie - Ospedale degli Incurabili di Napoli. La rete degli ospedali storici aderenti ad ACOSI si è allargata fino a comprendere, ad oggi, 18 enti ospedalieri, corrispondenti a 21 Ospedali, tra questi l’E.O. Ospedali Galliera di Genova che ospita l’evento. “La nostra associazione – dichiara Edgardo Contato, Presidente di ACOSI e attuale Direttore Generale dell’ULSS3 di Venezia - ha un’attività scientifica interna, che è indispensabile per un’organizzazione che rappresenta il patrimonio storico ospedaliero più importante d’Italia. Con questo Seminario ci siamo proposti di delineare la carta d’identità di un Ospedale antico, che è la questione preliminare da definire quando si vuol intervenire nel sostegno e valorizzazione di questa realtà, oggi paradossalmente ancora poco nota anche se molto visibile. Questo gap vogliamo superarlo anche con l’impegno di questo Seminario”. La definizione di “Ospedale Storico” e la qualificazione degli elementi che lo identificano e qualificano come tale, è elemento essenziale per comprendere il valore e la complessità di tali realtà e per delineare una normativa specifica in grado di supportarla. A questo argomento e alle sue possibili implicazioni di carattere normativo e gestionale relative al patrimonio storico culturale, al “Cultural Heritage” rappresentato da questi enti ospedalieri, è stato dedicato il Seminario di oggi. Hanno partecipato, tra gli altri, all’evento: il Presidente E.O. Ospedali Galliera Mons. Marco Tasca; il Vicepresidente E.O. Ospedali Galliera Ing. Giuseppe Zampini, il Direttore Generale Francesco Quaglia, e i rappresentanti del Ministero della Cultura e Ministero dalla salute. Sono intervenuti i componenti del Comitato Scientifico e i membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione ACOSI. “Lo scopo dello studio condotto dal comitato scientifico - dice Niccolò Persiani, Presidente del Comitato Scientifico ACOSI - è fornire un supporto scientifico alle decisioni in primis di ACOSI ed in secondo luogo delle istituzioni per preservare e valorizzare una ricchezza culturale straordinaria quale quella dei nostri antichi ospedali, scrigni di arte e cultura ma anche origine della nostra cultura sanitaria”. “Oggi più che mai - spiega Massimo Nicolò assessore alla Sanità di Regione Liguria -, in un momento di grande trasformazione della sanità pubblica a partire dalla realizzazione delle Case e dagli Ospedali di Comunità, primo esempio di modernità, penso sia straordinariamente importante saper valorizzare gli ospedali storici che sono anche un patrimonio artistico per le città. La nostra sfida sarà, in un contesto di bellezza, quello di riuscire a garantire una cura dei pazienti in grado di andare al passo con i tempi e con le nuove tecnologie, come ad esempio la robotica e l’intelligenza artificiale. L’importanza della costruzione del nuovo ospedale Galliera dovrà quindi andare in questa direzione, coniugando storicità ed efficienza”. “L’E.O. Ospedali Galliera è stato accolto, lo scorso anno, in ACOSI (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani) grazie alla sua lunga storia di assistenza clinica qualificata per la città di Genova, secondo l’intenzione della Duchessa di Galliera che lo fondò nel 1877 “per il ricovero, l’assistenza e la cura dei poveri infermi” - spiega Francesco Quaglia, direttore generale dell’Ente ospedaliero -. In un’epoca storica in cui l’assistenza sanitaria era a pagamento, la visione sociale e la lungimiranza della Duchessa verso la gratuità delle cure, appare profetica rispetto agli scopi dell’attuale servizio sanitario nazionale pubblico. L’edificio storico dell’E.O. Ospedali Galliera, che al momento della sua costruzione era all’avanguardia in tutta Europa, sarà sempre destinato ad attività sanitarie, nel rispetto della volontà della sua fondatrice”.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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