È stato identificato come un giovane migrante eritreo il corpo trovato domenica scorsa tra gli scogli di Ponte San Ludovico a Ventimiglia. Si tratta di un ragazzo di circa vent'anni, sconosciuto alle autorità locali prima del ritrovamento del cadavere, il che suggerisce che il suo arrivo in Italia sia avvenuto da poco, probabilmente nei giorni precedenti alla sua morte.
L'identificazione del giovane è stata effettuata dai carabinieri, che hanno svolto gli accertamenti in collaborazione con la capitaneria di porto. Al momento, non è chiara la dinamica della tragedia. Gli investigatori escludono l'ipotesi di una morte violenta causata da terzi, non trovando elementi che possano sostenere la tesi di un omicidio.
Le cause del decesso rimangono però incerte e saranno chiarite solo dopo l'esame autoptico. Tra le ipotesi più plausibili, si sospetta che il giovane possa essere scivolato sugli scogli, procurandosi una ferita alla testa, o che possa essere annegato e successivamente, trasportato dalle correnti, aver impattato contro la scogliera quando ormai privo di vita.
Inoltre, non è ancora certo il luogo esatto in cui è avvenuta la tragedia. È possibile che il corpo sia stato trasportato dalla corrente fino alla zona della frontiera, a pochi passi dalla Francia, il paese che forse il giovane sognava di raggiungere. Un sogno che si è infranto contro gli scogli, una tragica fine a pochi passi dalla meta, in una domenica assolata di gennaio.