E’ stato accolto con favore dal comparto agricolo della provincia di Imperia la stipula del contratto nazionale che prevede la valorizzazione delle peculiarità locali. “Una trattativa – come spiegano dalle segreterie Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil – che era stata avviata a dicembre 2023 e conclusa a settembre di quest’anno”. Nonostante le difficoltà del settore, il dialogo costante con le associazioni di categoria (Coldiretti, Cia e Confagricoltura) e l'analisi dei bisogni dei lavoratori hanno portato a un accordo soddisfacente. “Il nuovo contratto, valido fino al 2027, prevede significativi aumenti salariali, con un incremento del 6% sulla retribuzione lorda, oltre a miglioramenti nel welfare e nell’aumento dei permessi retribuiti - fanno sapere i responsabili delle associazioni di categoria. Questi sviluppi sono essenziali per sostenere il benessere dei lavoratori e la ripresa del comparto agricolo”. Le associazioni chiedono inoltre di rivedere il sistema degli ingressi degli stranieri, superando i troppi ostacoli burocratici, garantire tempi certi per far coincidere esigenze delle imprese e dei lavoratori e potenziare la rete del lavoro agricolo di qualità per eliminare gli spazi di manovra per il caporalato. Per Coldiretti “occorre modificare le attuali regole sul decreto flussi che rappresentano uno dei maggiori canali da cui si approvvigiona di manodopera il sistema del caporalato. In tale ottica, è necessari il superamento del sistema del “click day”, ma anche escludere dalla possibilità di presentare le domande di ingresso ai datori di lavoro che in passato hanno inoltrato le istanze di nullaosta per gli stagionali e poi non hanno assunto il lavoratore. Importante lavorare anche sulla certezza dei tempi, tenendo in considerazione la stagionalità del settore agricolo”.