Un milione di euro. E’ la somma che arriverà nelle casse del Comune di Imperia, frutto della pace dopo la guerra che durava da tempo, per il porto turistico. Tutto sarà deciso mercoledì 17 luglio nel corso del consiglio comunale di Imperia, quando verrà approvata l’atto che definisce il contenzioso e chiude una partita che andava avanti da tempo a colpi di carte bollate. L’accordo, in sostanza, mette nero su bianco i rapporti tra il Comune ed il Fallimento della Società Porto di Imperia, dichiarato nel  2014 dal Tribunale di Imperia. Da quel momento Il Fallimento ha affittato alla Go Imperia, società in house interamente partecipata dal Comune di Imperia, l'azienda di proprietà della società fallita.  Sul piano dei crediti, il Comune di Imperia aveva chiesto l'ammissione al passivo del Fallimento di una serie di pretese creditorie, ammontanti, nel loro complesso, a oltre 115 milioni di euro. Nel luglio 2016, il giudice delegato aveva disposto l'ammissione per soli 2,6 milioni di euro circa, respingendo ogni ulteriore pretesa. A modifica di questo decreto, il Tribunale di Imperia, nel giugno 2020, ha disposto l'ammissione del Comune di Imperia al Fallimento in prededuzione chirografaria per circa 70 milioni di euro. Quest'ultima decisione è stata impugnata dal Fallimento ed il ricorso è attualmente pendente davanti alla  Corte di Cassazione. L'accordo, in cui Go Imperia acquista l'azienda affittata, sul piano dei rapporti tra il Comune e il Fallimento, vede una rinuncia al contenzioso ed alle maggiori pretese vantate, a fronte di una saliente maggiorazione dei crediti prededuttivi. Passaggio già riconosciuto dalla procedura, con un imminente riparto di una quota dell'attivo ai creditori prededuttivi chirografari. Tutto questo tale da assicurare al Comune di Imperia una somma non inferiore ad 1 milione e 50 mila euro. Resta salvo il diritto del Comune di percepire in prededuzione le somme  distribuite ai creditori in futuri riparti.