Detenuto del carcere di Sanremo spegne una sigaretta nell'occhio di un agente
Situazione incandescente nella casa circondariale di Valle Armea
«Un detenuto ha spento la sigaretta nell’occhio di un agente di polizia penitenziaria che è stato soccorso e trasportato in ospedale e guarirà in cinque giorni». A raccontare l’ennesimo episodio di violenza gratuita in carcere è Fabio Pagani, segretario della Uilpa polizia penitenziaria. «Quanto accaduto, se confermato secondo la ricostruzione dei fatti, acclara che di fatto il controllo delle carceri è in mano alla criminalità, soprattutto a Sanremo e specialmente in prima e terza Sezione. In qualsiasi momento i detenuti potrebbero compiere i loro disegni criminosi, a prescindere dal diuturno impegno che, con profonda abnegazione, viene garantito dalle donne e dagli uomini della penitenziaria». Ad oggi Sanremo conta 258 detenuti su una capienza di 223. «Ci segnalano che da giorni i detenuti delle rispettive sezioni si rifiutano di rientrare nelle celle all’orario previsto (19,30), la chiusura slitta intorno alle 22 anche 22,30», aggiunge il segretario della Uilpa Pp. Per Pagani si tratta di «una situazione di palese ingovernabilità, ma nostro malgrado non dissimile da quella che si registra nelle altre sedi penitenziarie. Benché dal Governo sminuiscano, sono 14.500 i detenuti oltre la capienza tollerabile e 18mila le unità mancanti alla Polizia penitenziaria, cui bisogna aggiungere carenze sanitarie, deficienze strutturali, infrastrutturali e disorganizzazione imperante. Ribadiamo che servono subito misure concrete ad effetto immediato o la situazione precipiterà ulteriormente».