La Corte d'Appello di Genova, sezione minori, ha ridotto le pene per due giovani componenti del clan Gioffré-De Marte di Diano Castello, coinvolti nell'operazione "Ares" della Guardia di Finanza del novembre 2023. L'operazione aveva smantellato il clan, portando a 23 arresti e condanne totali per 186 anni di carcere, con l'aggravante del metodo mafioso riconosciuta per quindici imputati. Per il primo dei due minori, all'epoca dei fatti sedicenne, la pena è stata abbassata da 7 anni e 4 mesi a 6 anni e 2 mesi. Il giovane era accusato di aver partecipato, nel 2021, al sequestro e pestaggio di uno spacciatore "colpevole" di non aver saldato un debito di cocaina, con minacce di morte ("ti spariamo in testa"). Il GUP Nicoletta Guerrero aveva inflitto la condanna in primo grado lo scorso settembre, e la riduzione in appello è stata ottenuta grazie alla difesa dell'avvocato Luca Ritzu. La pena per il secondo imputato, Antonino Laganà, classe 2003, è stata ridotta da 3 anni e 4 mesi a 2 anni e 8 mesi. Difeso dall'avvocato Marco Bosio, Laganà era accusato di tre episodi di spaccio commessi prima della maggiore età. Nonostante non gli fosse stata riconosciuta l'aggravante mafiosa nel processo principale del clan (dove i capi Domenico Gioffré e Giovanni De Marte sono stati condannati rispettivamente a 20 e 16 anni), Laganà aveva comunque ricevuto una condanna di 11 anni in quel procedimento, essendo diventato, da maggiorenne, un elemento di vertice dell'organizzazione criminale, partecipando attivamente alle riunioni strategiche. Entrambi i giovani stanno attualmente scontando la pena agli arresti domiciliari.