Prima udienza in tribunale a Genova del processo che vede alla sbarra Ahmed Mustak, 44 anni. E' accusato di aver ucciso la moglie Sharmin Sultana a marzo 2023 a Sestri Ponente. Inizialmente l'uomo aveva raccontato agli inquirenti che la moglie si era tolta la vita, poi a una caduta accidentale, ma il giudice per le udienze preliminari aveva accolto daòl pm la contestazione di omicidio volontario e lesioni a carico dell'uomo.
Le indagini hanno rivelato che Mustak aveva abusato sistematicamente della moglie, infastidito dalla sua attività sui social. Secondo le testimonianze dei figli della coppia, di 7 e 10 anni, l’uomo picchiava la moglie, che cercava di trovare un lavoro per diventare indipendente. La donna è stata trovata morta dopo essere precipitata dalla finestra di casa. Un disegno realizzato dal figlio a scuola e altre testimonianze hanno escluso l'ipotesi del suicidio. Mustak è stato arrestato nove mesi dopo i fatti.
Durante la prima udienza il giudice della Corte d'assise, Massimo Cusatti, ha esaminato le prove ammesse, tra cui la relazione dei vigili del fuoco sulla scena del crimine, registrazioni telefoniche e ambientali, una lettera inviata dall'imputato a un testimone e il verbale delle dichiarazioni del figlio, sentito in modalità protetta subito dopo la morte della madre. È stato anche dato incarico a un tecnico, Alberto Tarricone, di trascrivere le intercettazioni. Oggi sono stati ascoltati i carabinieri intervenuti subito dopo la morte della donna, la psicologa che ha effettuato il colloquio con i figli e l'educatrice del centro diurno che ha preso in cura i bambini. I militari hanno fornito dettagli sull'intervento, mentre la psicologa ha parlato del disagio dei figli durante gli interrogatori. Tra le prove, è emerso anche un messaggio inviato dalla vittima in cui denunciava i maltrattamenti da parte del marito. Le prossime udienze sono fissate per il 16 gennaio, il 21 gennaio e il 4 febbraio.