Sì al contratto dei marittimi Lo shipping supera uno scoglio
Accordo atteso da oltre 71mila dipendenti a bordo e a terra Un problema in meno per il rilancio di porti e logistica
Diego Pistacchi 15/07/2024
Una notizia attesa che porta un po’ di sereno nel mondo dello shipping, in questo periodo appesantito da diverse problematiche. Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno sottoscritto con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti l’accordo per il rinnovo delle 15 sezioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico dell’industria armatoriale, valido fino al 31 dicembre 2026. Analogo accordo è stato sottoscritto con Usclac-Uncdim per le sezioni applicate ai Comandanti e Direttori di macchina.
Un motivo di possibili tensioni in meno in un settore che appena una settimana fa aveva visto uno sciopero di 24 ore paralizzare tutti i porti italiani, con Genova e la Liguria che avevano pagato il prezzo più duro. Così come l’irrisolta questione sollevata dai trasportatori circa gli extracosti provocati dagli allungamenti dei tempi di passaggio delle merci, in porto ma non solo, ha aperto la vertenza su possibili rimborsi alle imprese.
Insomma, la «pace» in banchina e a bordo, grazie a questo accordo non può che aiutare i porti liguri a recuperare, come sta avvenendo peraltro, un po’ del terreno perduto negli ultimi mesi a causa di congiunture internazionali, ma anche di sfide interne. Solo per rendere un’idea di cosa rappresenta il mondo dello shipping ligure nel panorama nazionale (e di conseguenza quanto il nuovo contratto riguardi da vicino l’intera economia ligure), bastano alcuni dati significativi. La Liguria è la principale regione italiana per tonnellate movimentate nel 2023 nei suoi porti: 54 milioni di tonnellate fra Genova, Savona, Vado e La Spezia. È al secondo posto in Italia se si considera il numero di croceristi: nel 2023 sono stati 3,3 milioni di persone, poco sotto il Lazio (Civitavecchia, porto di Roma), ma se si sommano i passeggeri di traghetti e crociere (tolto il trasporto pubblico locale) la Liguria è la Regione che movimenta per mare il maggior numero di persone: 6,7 milioni di persone nel 2023. Nel complesso, i porti della Liguria sono quelli da cui passa il maggior numero di container all’anno rispetto agli scali di altre regioni: circa 5 milioni di Teu nel 2023. Dati che fanno della Liguria la principale regione “portuale” italiana, sia dal punto di vista delle merci sia dei passeggeri.
Il contratto firmato nei giorni scorsi interessa circa 63mila marittimi a cui si aggiungono oltre 8mila addetti di terra, per un totale di oltre 71mila lavoratori. Un accordo di rinnovo che, sul piano economico, dà una risposta importante al tema della difesa del potere di acquisto dei salari dei lavoratori del settore, intaccato dall’elevata inflazione registrata negli ultimi due anni, introducendo anche alcuni elementi innovativi in materia di assistenza e di welfare per i lavoratori dal punto di vista sanitario e della previdenza complementare. «Siamo arrivati all’ultimo atto di una trattativa lunga e che ha visto momenti di contrapposizione, come del resto è fisiologico per raggiungere un accordo di questa importanza – commenta il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – e proprio a bocce ferme mi preme sottolineare con un particolare apprezzamento lo spirito di forte responsabilità e di collaborazione, che da sempre ha caratterizzato il rapporto tra le parti presenti al tavolo, unite dal comune obiettivo di miglioramento della competitività del nostro strategico settore dell’economia e il continuo miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi. Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro contiene infatti elementi non trascurabili di innovazione e anche sotto il profilo economico fornisce quelle che pensiamo essere valide risposte alle esigenze dei lavoratori, alle prese con l’inflazione e il conseguente calo del potere di acquisto. Con senso di responsabilità tutti hanno fatto la loro parte, siamo fiduciosi che anche il Governo continui a contribuire al rilancio dell’occupazione italiana nel nostro settore attraverso una seria ed efficace opera di semplificazione, abbattendo quelle barriere che si frappongono fra domanda e offerta di lavoro».
L’accordo riguarda molto da vicino una regione che anche sotto il profilo del personale, della forza lavoro, è un punto di riferimento a livello nazionale e non solo. Il dato preciso sulla «componente»ligure nel complesso dei marittimi italiani non è di immediata reperibilità, ma l’ordine di grandezza è quello delle diverse migliaia di persone e conseguentemente di famiglie che vivono grazie a questi stipendi. Senza dimenticare che, in media, dalla sola Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile di Genova “escono” 150 nuovi diplomati all’anno, praticamente già assunti all’uscita dai corsi.
Il contratto prevede novità anche sotto il piano normativo, a seguito di un complesso e articolato confronto compiuto in oltre sessanta riunioni concentrate in circa otto mesi. Le parti hanno proseguito l’ambizioso percorso di ammodernamento, allineamento e semplificazione delle 15 sezioni che compongono il Contratto collettivo nazionale unico di settore, individuando soluzioni di equilibrio su temi come la necessaria e auspicata rivalutazione proprio della figura dell’Allievo. Figura quest’ultima considerata tassello fondamentale per far fronte alla carenza di personale marittimo.
Per Paolo Visco, Presidente della Commissione Relazioni Industriali di Assorimorchiatori «per quanto riguarda la sezione rimorchio, che ha visto importanti innovazioni dell’articolato normativo, è stato raggiunto un risultato significativo, grazie all’impegno e alla serietà che tutte le parti del tavolo hanno dedicato alla trattativa. Si tratta di una sezione contrattuale il cui impianto generale non subiva aggiornamenti dal 2003, e che aveva evidenti esigenze di adeguamenti dovuti anche alle mutate norme che regolano il settore del rimorchio portuale. Esprimo quindi un ringraziamento a tutte le parti coinvolte in questo lavoro, fiducioso che il dialogo costruttivo instauratosi negli ultimi mesi possa proseguire per i prossimi anni». E Il Presidente del Gruppo Tecnico Risorse Umane e Relazioni Industriali di Confitarma Giacomo Gavarone aggiunge «Auspichiamo che l’introduzione nel CCNL di alcuni elementi fortemente innovativi per il nostro settore, quali l’assistenza integrativa sanitaria, la connessione internet a bordo, le politiche a tutela della diversità e dell’inclusione, possano sempre di più avvicinare i giovani al nostro mondo».
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