Liguria, mai così bene per export e occupazione

I dati del Forum Ambrosetti promuovono la crescita della Regione. Porto e Blue Economy in risalto

Diego Pistacchi 01/07/2024
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Il porto di Genova è sempre al top in Italia
È una Liguria che continua a macinare record, e a crescere, anche se con una velocità ridotta rispetto agli anni scorsi, quella disegnata dai numeri resi noti ieri dall’appuntamento con l’ottava edizione del Rapporto Strategico “Liguria 2030”, realizzato da The European House – Ambrosetti. Una Liguria che sente come tutti nel mondo gli effetti delle crisi e delle tensioni internazionali, ma tiene duro e avanza comunque, con risultati tutt’altro che scontati.
I numeri stilati dagli analisti sono incoraggianti. Un fattore di sostegno nell’ultimo triennio (sia nelle fasi di rallentamento che di espansione) all’economia ligure è stato rappresentato dall’export. Nel 2022 è aumentato del 33%, portando per la prima volta il valore delle esportazioni liguri oltre i 10 miliardi di euro. Nel 2023, l’export ligure si è confermato sopra i 10 miliardi (10,7 per la precisione), con un tasso di crescita doppio rispetto alla media nazionale (+0,8% contro il +0,4%). Inoltre, confrontando la performance delle esportazioni delle Regioni italiane nell’ultimo quinquennio la Liguria risulta al 5° posto, con un aumento del +50% (rispetto alla media nazionale pari a 30%) che la posiziona al 1° posto tra le Regioni del Nord.
Dati estremamente incoraggianti riguardano anche gli occupati della Regione: al 2023 la crescita del tasso di occupazione rispetto al pre Covid è la più alta in tutta Italia, mentre – di pari passo – continuano a diminuire i Neet (coloro che non stidiano, non lavorano e neppure tentano di entrare nel mondo del lavoro). Inoltre, anche nel 2022 la Liguria si conferma la 1° Regione in Italia per incidenza percentuale delle imprese dell’Economia del Mare sul totale (10,5% contro 3,8% media nazionale), per incidenza percentuale del Valore Aggiunto generato dall’Economia del Mare sul totale regionale (11,0%) e per incidenza degli occupati (14,4%). Ciò si deve anche ad un posizionamento unico nel Paese sia per container movimentati (1° Regione con il 34% del totale nazionale) che per crocieristi (2° Regione con il 24,6% del totale).
Nella presente edizione, il orum Ambrosetti ha aggiornato – grazie a un proficuo lavoro di collaborazione con Regione Liguria – il modello proprietario per stimare le risorse del Pnrr che saranno veicolate sul territorio ligure entro il 2026. L’aggiornamento ha portato ad una revisione del valore finale in 7,7 miliardi di euro (il 3,4% delle risorse del Pnrr e del Fondo Complementare) e delle diverse quote di risorse relative alle 6 Missioni del Pnrr.
«Il quadro evidenzia un’economia ligure in costante crescita, fattore che si riverbera direttamente sull’occupazione, altro punto cardine per lo sviluppo e il futuro della nostra terra – è il commento di Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione Liguria –. Dopo il grande rimbalzo post Covid, con il Pil della Liguria che nel 2022 è cresciuto del 5,1%, più della media nazionale, e due anni, 2023 e 2024, con una crescita regionale allineata alla media nazionale, nel 2025 si attende una crescita 1,4%, nuovamente maggiore della media nazionale».
Particolare attenzione è stata rivolta anche all’aspetto infrastrutturale e alle iniziative della Regione sul patrimonio pubblico. E a questo proposito, l’assessore all’Edilizia Marco Scajola ha sottolineato come «la legge sulla rigenerazione urbana rappresenti uno strumento fondamentale che è diventata best practice a livello nazionale per lo sviluppo urbanistico del nostro territorio. Grazie a questa legge è stato possibile dare avvio a cantieri pubblici e privati in luoghi abbandonati da decenni. A cominciare dal silos Hennebique, un silos granario costruito nel 1901 e abbondato dagli anni ’70, rilanciato grazie alla legge; e poi Villa Zanelli, gioiello liberty del primo Novecento, abbandonato per 20 anni e riaperto nella primavera del 2024 grazie al bando periferie del valore di 6,6 milioni di euro, fino allo storico albergo Angst di Bordighera edificato nel 1886 e rimasto chiuso dal 1936 fino alla suddetta legge con cui sono stati sbloccati i lavori di riutilizzo. E per ultima la ex Colonia Olivetti di Marinella, acquistata da un privato  pronta a diventare un resort».
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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