Crollo della palma a Genova, la procura indaga sugli interventi di manutenzione

A Genova giornata di lutto cittadino

15/03/2025
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Manutenzione e controlli poco efficaci? E’ su questi aspetti che si concentra l’inchiesta della procura dopo il drammatico crollo della in piazza Paolo Da Novi alla Foce che ha provocato la morte di Francesca Testino. «Sarebbe da escludere il fatto che la pianta sia stata attaccata da un parassita, il temutissimo punteruolo rosso, più probabile l’ipotesi che la palma non sia stata potata a dovere e per questa ragione doveveva essere eliminata», è quanto spiega un esperto vivaista genovese che da oltre settant’anni lavora in un’azienda del capoluogo e che ben conosce la situazione del verde pubblico. Quali accorgimenti si dovevano adoperare per evitare il crollo? «Due le soluzioni: abbattere la pianta o alleggerire la chioma perché le radici, a differenza degli alberi più comuni, sono filiformi ed hanno necessità di essere monitorate e potate periodicamente. Di certo, esternamente la pianta non appariva in perfetto forma. Insomma- sottolinea l’esperto- stava in piedi per miracolo». Al momento nel fascicolo aperto dalla magistratura non ci sono indagati, ma l’inchiesta potrebbe riservare sviluppi dopo l’esame autoptico e nuovi sopralluoghi tecnici degli esperti botanici che verranno incaricati dalla procura. Le indagini potrebbero essere indirizzate verso l’oggettiva efficacia delle manutenzioni ordinarie svolte da Aster e da qualsiasi soggetto avesse il compito di prevenire un incidente del genere. Al momento emerge che, sino al giorno del cedimento, l’albero era stato incluso nella cosiddetta «classe C», quando la più pericolosa è la «classe D». In quel caso i tecnici avrebbero provveduto ad abbatterla. E mentre ci si interroga sulle cause della tragedia il Comune ha confermato per oggi una giornata di lutto cittadino. «L’Amministrazione comunale e l’intera comunità genovese si stringono in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore dei familiari – dice il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi – Per manifestare solennemente e tangibilmente la propria vicinanza è stato proclamato il lutto cittadino invitando ciascuno, dai singoli cittadini alle organizzazioni sociali, culturali e produttive della città, a esprimere l’abbraccio di Genova ai parenti della vittima. In segno di raccoglimento e di partecipazione al lutto invitiamo, in particolare, tutta la cittadinanza a osservare sabato un minuto di silenzio alle 14.23, orario in cui si è verificato il tragico evento». Con il provvedimento è stato deciso che la bandiera di Genova venga esposta a Palazzo Tursi e in altri edifici pubblici a mezz’asta, per tutta la giornata. Sospese anche le attività di carattere ludico-ricreativo organizzate dagli uffici del Comune di Genova e gli eventi ospitati all’interno di edifici comunali e municipali.
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