Autostrade, in coda per colpa dei mezzi da rottamare
Proseguono i disagi per cantieri sulla A6. Nei tratti liguri dove invece sono stati rimossi tutti i lavori, spesso la causa dei rallentamenti sono incidenti o camion fermi
Diego Pistacchi 08/08/2024
Foto di uno dei cantieri sulla A6
Nei giorni scorsi un servizio su queste pagine aveva dimostrato il tormentato viaggio che devono sopportare coloro che si spostano tra il Piemonte e la Liguria di ponente. Il tema delle autostrade è ancora più caldo in un periodo come questo, nel pieno delle due settimane più gettonate dai vacanzieri.
Com’è dunque la situazione attuale?Specie alla luce di ripetute notizie di code e disagi? Fondamentale è soprattutto specificare di che tratte si parla e di che tipo di problemi generano le paralisi al traffico. Perché a volte la «responsabilità»non è del concessionario dell’autostrada. È ad esempio il caso di quel che avviene nella Liguria di levante, sulla A12 da Genova a Sestri Levante ma anche sulla A7 Milano.Genova e sulla Voltri-Gravellona Toce, la A26.
In queste ultime settimane tutte le code su queste arterie sono state legate a eventi imprevedibili. Incidenti, ma anche e soprattutto mezzi in avaria, che richiedono interventi straordinari per la rimozione dei veicoli e spesso anche per la riparazione delle strutture danneggiate. Basta pensare a tutte le volte che un’auto o ancor più un mezzo pesante ha preso fuoco, magari in galleria.
Chi resta bloccato in colonna non ci pensa, ma la statistica è impressionante. I numeri parlano chiarissimo. Sui tratti gestiti da Aspi (A7, A12 A26 e A10 da Genova a Savona) da gennaio a giugno, si sono contati ben 282 interventi per mezzi in avaria. Sembra un bollettino di guerra (che, val la pena ripeterlo, non riguarda gli incidenti ma solo i mezzi che si fermano in mezzo alla carreggiata: 45 a gennaio, 45 a febbraio, 49 a marzo, 55 ad aprile, 51 a maggio, 37 a giugno. In media, oltre uno e mezzo al giorno. Non sempre, per fortuna, le infrastrutture vengono danneggiate e la cosa si risolve con minore impatto, ma restringimenti di carreggiata, birilli, frenate e disagi sono inevitabili. Tutto perché c’è chi si mette in viaggio con veicoli non nelle condizioni ottimali. Senza criminalizzare intere categorie, va detto però che nella maggior parte dei casi si tratta di mezzi provenienti da Paesi dell’Est.
Sognando l’impossibile, cioè l’assenza di incidenti e avarie, viaggiare su questi tratti sarebbe al riparo da brutte sorprese per chi non sceglie proprio i giorni da bollino nero per il traffico previsto con facile precisione, perché su A26, A7, A10 tra Genova e Savona e A12 non ci sono cantieri. Sono stati rimossi tutti fino a dopo il Salone Nautico, cioè a fine settembre (con le sole eccezioni notturne concordate con Regione Liguria e Ministero, per interventi tra le 23 di sera e le 6 del mattino successivo, se non dalle 24 alle 5.30, in alcuni tratti limitati).
Un’estate altrettanto serena non se la possono aspettare invece i piemontesi e i liguri che si muovono più a ponente. Quelli che scelgono la A6, ad esempio, la Torino-Savona, dove tutti i cantieri segnalati nel servizio di pochi giorni fa e documentato dal video postato su www.ilgiornaledelpiemonteedellaliguria.it sono tutt’ora attivi e continuano a provocare incolonnamenti e disagi, code che si snodano anche per chilometri e provocano contrattempi anche gravi non solo a chi si muove verso le meritate vacanze, ma anche a chi si sposta per affari e ha appuntamenti da rispettare.
Rispetto a quanto segnalato, la situazione è invece in parte migliorata tra Genova e Ventimiglia. Come annunciato dalla società Concessioni del Tirreno che gestisce la A10 Savona-Ventimiglia, è stato rimosso tra il confine di Stato e l’Italia in direzione Genova. Una buona notizia che in parte ha alleviato la situazione assai critica legata alla chiusura della galleria dell’Aurelia, anche in questo caso provocata da un incidente con un mezzo pesante e ripaerta solo martedì. A fine luglio sono stati rimossi anche i cantieri della galleria Madonna della Ruota, tra gli svincoli di Sanremo e Bordighera, ma anche tutti i lavori programmati che richiedono riduzioni di corsie transitabili o scambi di carreggiata.
Resta dunque molto grave la situazione in particolare della A6 Torino-Savona. In Liguria un tavolo di confronto tra Regione, Ministero delle Infrastrutture e concessionari ha portato da tempo a individuare i momenti più delicati in cui rimuovere i cantieri non strettamente indispensabili o comunque rinviabili. Una analoga situazione non ha invece coinvolto la Torino-Savona.
Il ritardo infrastrutturale delle autostrade italiane richiede interventi che devono concludersi, per disposizione anche delle autorità europee in tempi certi.Ad esempio l’adeguamento di gallerie e viadotti alle nuove regole deve avvenire entro il 2025. Chi ha già avviato negli anni passati questi interventi può scegliere di sospendere o posticipare i cantieri, concedendo una tregua nei momenti più a rischio per il traffico. Non è il caso di tutte le autostrade che collegano
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