La tutela delle vittime delle grandi tragedie è quasi legge. Il Senato ha approvato il testo che prende il nome, oltre che lo spunto, dal crollo del Ponte Morandi. In aula il vice ministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi , ha assistito a un’approvazione di fatto all’unanimità, con una sola astensione sui 115 votanti: «L’intervento dello Stato in termini di sostegno alle vittime deve costituire una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria - ha commentato Rixi -. Ora manca solo il voto finale alla Camera, e il provvedimento diventerà legge».

Come si sia arrivati a questo voto trasversale senza distinzioni politiche e cosa effettivamente rappresenti questa legge di prossima approvazione lo spiega la senatrice Stefania Pucciarelli, che ieri è intervenuta in aula a presentare il provvedimento. «Ho voluto ringraziare il ministro Salvini e il viceministro Rixi per il lavoro che hanno fatto, ma anche tutti i colleghi che hanno voluto collaborare, accettando di far confluire le loro proposte analoghe in un unico testo di legge per arrivare a un documento condiviso da tutti - spiega l’esponente spezzino della Lega -. Tragedia come quelle del Ponte Morandi non dovranno più verificarsi, ma purtroppo sono tante le infrastrutture del Paese che è doveroso stabilire la presenza dello Stato nel caso dovesse accadere qualcosa di grave».

La legge, finanziata per il 2025 con 7,5 milioni di euro, punta in primo luogo a garantire la presenza delle istituzioni ai familiari di vittime di cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali e autostradali di rilievo nazionale. «Si tratta di aiuti economici ma non solo - riprende Stefania Pucciarelli -. Lo stato si fa carico di assistere i parenti delle vittime anche dal punto di vista dell’accompagnamento scolastico dalla scuola prima all’Università con borse di studio sgravate dalla tassazione, dell’inserimento lavorativo con apposite riserve di posti nella pubblica amministrazione. È previsto anche il gratuito patrocinio indipendentemente dal reddito Isee, perché in quei momenti chi viene colpito da una tragedia simile, ha bisogno anche di essere accompagnato in una serie di adempimenti burocratici e alla soluzione di tanti problemi».

La nuova legge raccoglie una delle istanze avanzate dal Comitato dei familiari delle Vittime del Ponte Morandi di Genova e aveva visto l’impegno di diverse forza politiche che avevano presentato iniziative di legge. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva da subito dato la disponibilità a far convergere tanti e diversi testi in un unico documento. Il passaggio di ieri inSenato premia questa scelta che ora dovrà essere confermata alla Camera, dove non ci si attendono comunque problemi. A confermarlo è anche Ilaria Cavo, deputata ligure di Noi Moderati, che è stata prima firmataria di un disegno di legge proprio alla Camera dei Deputati: «L’approvazione in Senato è un’ottima notizia. Auspico che il passaggio alla Camera sia in tempi molto brevi - esulta Cavo -. Avendo vissuto, allora da assessore regionale, i momenti più difficili all’indomani della tragedia, che mi ha vista impegnata in prima persona nella fase dell’emergenza e poi anche nel costante rapporto con i familiari delle vittime, sosterrò la legge nella convinzione che sia in grado di dare risposte concrete ai bisogni più urgenti».