Immatricolazioni autobus e autocarri, la provincia di Verbano Cusio Ossola tira il freno

Sul fronte del trasporto persone sono 7 le nuove targhe registrate nel 2023, quasi la metà dell’anno precedente. Poco dinamico anche il mercato del trasporto merci: -9,5%

06/08/2024
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Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante.

In provincia calano le immatricolazioni di autocarri e autobus

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. In Piemonte si registra una variazione simile alla media nazionale: sono state infatti 1.766 le targhe registrate nel 2023, contro le 1.645 dei 12 mesi precedenti (+7,4%). La provincia del Verbano Cusio Ossola fa registrare un calo del 9,5% (da 21 a 19 immatricolazioni).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. In Piemonte il salto in avanti è decisamente maggiore rispetto alla media nazionale: +153,9%, con le nuove targhe che passano in un anno da 178 a 452. Situazione diversa nel territorio della provincia piemontese, che passa in un anno da 13 a 7 nuove immatricolazioni (-46,2%).

Dominano ancora le forme di alimentazione tradizionali

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).

In Piemonte si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre il 90,2% del parco (-0,5 punti percentuali rispetto al 2022). In leggero calo la benzina di poco sotto il 5%, e del metano che passa da 1,9% a 1,7%. La crescita interessa il comparto degli ibridi che, tra benzina e gasolio, ora abbattono il “muro” simbolico del punto percentuale (1,1%). L’elettrico aumenta di poco e si attesta allo 0,4%.

Nella provincia del Verbano Cusio Ossola il gasolio cala dello 0,3% e si attesta all’86,3%. La benzina, anche in accoppiata col gas liquido, arriva al 12%. intorno all’uno per cento il metano, marginali i contributi delle forme ibride e dell’elettrico.

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).

In Piemonte si registra un leggero calo del gasolio da 92,4% a 89,7%, a fronte di piccole crescite del metano (ora al 6%) e dell’elettrico (che raggiunge il 3,4%, con un salto in avanti di quasi un punto e mezzo). Marginale la presenza dell’ibrido e della benzina.

Il gasolio domina totalmente il mercato nel territorio intorno a Verbania, qui arriva al 100% di copertura.

Euro 6 classe più rappresentata

Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.

Situazione migliore rispetto alla media nazionale in Piemonte, qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono assieme una quota del 59,2%, con l’Euro 6 al 30,3%.  Per contro le classi più basse, dalla 0 alla 3, fanno tutte segnare piccole diminuzioni nel corso del 2023: tra queste, la più rappresentata è l’Euro 3 con una quota del 14,6 (in calo dell’1,3%).

Nella provincia piemontese le classi migliori insieme raggiungono quota 59,5%, con l’Euro 6 al 26%. Anche qui sono tutte in calo le classi più inquinanti: la più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 15,4% (-0,9%).

 In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.

In Piemonte lo scenario è simile a quello nazionale. Le classi Euro 4, 5 e 6 raggiungono insieme una quota del 62%, con gli Euro 6 al 32,1% e in crescita del 4,6% in un anno. Tra le classi più inquinanti, la più rappresentata è l’Euro 3 con il 18,4%, in calo del 3,7% rispetto al 2022.

Nella provincia del Verbano Cusio Ossola le classi più virtuose assieme raggiungono addirittura quota 80,8%, con l’Euro 6 al 47,7%. Tra le classi più inquinanti, la più popolata è l’Euro 3 con una quota pari all’11,9% (ma in calo del 4,6% in un anno).

 Più di un autobus su due ha meno di dieci anni

L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

In Piemonte la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 20 e 30 anni, che raggiunge il 18,8% del totale circolante. Il 13,2% dei veicoli ha più di 30 anni (15,8% in Italia) e quelli sotto i 10 anni sono il 37,9% (35,2% Italia).

Nella provincia piemontese il 19,7% degli autocarri ha tra i 20 e i 30 anni (fascia maggiormente popolata) e l’11,8% supera i 30 anni. La fascia sotto i 10 anni coinvolge il 34,1% del parco circolante.

Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).

In Piemonte la fascia più diffusa è quella tra i 15 e i 20 anni (19,7%). I veicoli sopra i 20 anni sono il 21,8% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 40%.

Nel territorio legato a Verbania gli autobus della fascia 5/10 anni (categoria più rappresentata) raggiungono il 25,8%. Il 9,3% dei veicoli ha più di 20 anni, mentre il 56,9% ne ha meno di dieci.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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