Sarà Equita, la principale banca d'investimenti indipendente italiana, a consigliare la Fondazione cassa di risparmio di Asti sul futuro dei suoi investimenti. Primo tra tutti quello delle azioni della Banca di Asti, in possesso della Fondazione.
La Fondazione Astigiana ha reso noto oggi di aver affidato il ruolo di financial advisor a Equita, «per la valutazione del patrimonio con particolare riferimento alla partecipazione nella Banca conferitaria», si legge nel comunicato ufficiale.
La questione delle azioni della Banca di Asti era iniziata il 7 novembre scorso, quando in un incontro alla sede universitaria Astigiana il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Asti, Livio Negro, aveva affermato che l'istituto da lui presieduto investiva l'80% dei suoi fondi in azioni della Banca di Asti, mentre, secondo l'accordo Acri/Mef del 2015 questa quota non avrebbe dovuto superare un terzo.
Negro aveva parlato di «diversificazione» degli investimenti per ottenere maggiore redditività al fine di avere più fondi da erogare in contributi sul territorio, aprendo nuovi scenari. Banca di Asti era entrata nelle voci di un risiko bancario, con la Banca popolare di Sondrio data per interessata alla sua scalata. Tutto si era fermato però quando la stessa Sondrio era entrata nel mirino di Bper.
Proprio Equita, la neo-consulente di Fondazione Cr Asti, è tra i protagonisti di questa operazione da 4,3 miliardi di euro. Una sua consociata, Equita Sim fa parte, con Mediobanca, Goldman Sachs e Barclays del gruppo di advisor che sta seguendo la maxi-operazione.