Quante volte abbiamo sentito parlare in televisione o abbiamo letto dai giornali di donne licenziate o svantaggiate perché incinte o perchè mamme?
Tante, troppe, nondimeno è un argomento che spesso ritorna nelle cronache italiane.
E’ curioso però, sapere che una delle prime, se non la prima in assoluto, testimonianze di tutela della maternità nella storia del lavoro dipendente a noi nota, risalga a più di due millenni fa e sarebbe avvenuta nel mondo degli antichi Liguri, ossia il popolo che abitava le vallate cuneesi.
Infatti, Diodoro Siculo, storico greco vissuto nel I secolo a.C., scrisse che un giorno una donna che stava lavorando senza risparmiarsi, benchè fosse incinta, sentendo giungere le doglie del parto, si limitò ad appartarsi quietamente dietro un cespuglio, dando alla luce e all’insaputa di chiunque altro un bambino che poi celò tra gli arbusti per ritornare subito a compiere le sue mansioni lavorative. Tuttavia, il segreto non potè essere celato a lungo, dal momento che il neonato incominciò a piangere. Il sorvegliante però, quando venne a conoscenza del fatto, concesse alla madre di ritirarsi e prendersi cura del figlio. Inoltre, stando allo storico greco, l’uomo le pagò comunque la giornata intera di lavoro. Vero o no che sia questo specifico racconto, indica quanto il mondo dei Liguri desse alle donne un’importanza pari a quella degli uomini, in un’epoca che possiamo definire “maschilista”. Infatti, in questa popolazione preindoeuropea erano le donne a scegliere il marito e non viceversa. Non serve sottolineare il fatto che noi occidentali prima di ritornare a questo livello di diritti ci abbiamo impiegato millenni.