Il punto di COLDIRETTI Cuneo in un convegno con tecnici e accademici

Lotta alla cimice asiatica: gli insetti antagonisti funzionano L'impiego della vespa samurai e dell'anastatus bifasciatus riduce i danni alle colture, che avevano toccato picchi del 90%

Roberto Formento 25/07/2024
Cimice asiatica.jpg - {Cimice asiatica.jpg} - [6712]

Un metodo ad impatto ambientale pari a zero, contro quello che negli ultimi anni era diventato un vero e proprio falgello per le colture del nostro territorio. Nell'incontro organizzato giovedì 25 luglio a Cuneo, presso l'agriturismo Tetto Garrone, Coldiretti Cuneo ha presentato modalità e risultati della lotta contro la cimice asiatica, che è andata ben “oltre” al semplice impiego di insetticidi, puntando – con successo – sul rilascio di insetti antagonisti.

La cimice asiatica (originaria di Cina e Giappone, dove non costituisce un problema) si manifesta per la prima volta sul nostro territorio nel 2013. Aggressivo ed estremamente prolifico, l'insetto attacca più di 300 specie coltivate: con le sue quattro “cannucce” intacca la cellula vegetale succhiando ed immettendo saliva, creando reazioni allergiche nel vegetale che portano a guai seri, fino alla marcescenza. La cimice asiatica non risparmia nessun settore: colpiti i cereali, la frutta, gli ortaggi come peperoni e fagioli, la frutta a guscio, il vitivinicolo, l'ornamentale, il forestale.

“Il cimiciato, ossia la percentuale dei prodotti coltivati intaccati dalle cimici, è passato dal 4% a picchi che hanno toccato il 90% - ha chiarito Lorenzo Martinengo, referente provinciale dei tecnici Coldiretti Cuneo -. Abbiamo iniziato un'importante collaborazione con territorio ed aziende, e nel 2016 – con il prezioso sostegno della Fondazione CRC e della Camera di Commercio – è stato lanciato un progetto di durata triennale, che prevedeva tre tappe di contrasto alle cimici: la lotta chimica, che si è dimostrata non risolutiva; il monitoraggio, che ci ha consentito di raccogliere dati importantissimi realtivi ai danni, agli attacci, alla riproduzione dell'insetto; ed infine, la lotta biologica, che si è rivelata la scelta giusta, fondamentale anche per il rispetto dell'ambiente”.

Quali sono, quindi, gli insetti che “fanno la guerra” alle cimici? “La lotta biologica – ha evidenziato Luciana Tavella, professoressa del DISAFA dell'Università degli studi di Torino – prevede di andare sul campo per cercare nel paese di origine quale sia l'insetto antagonista più efficace. Dal 2003 ne è vietata la diretta importazione, ma tramite gli opportuni studi universitari si può giungere ad un'autorizzazione di utilizzo da parte del Ministero dell'ambiente. È accaduto così per la 'vespa samurai', impiegata con successo”.

Accanto alla vespa samurai, grande importanza ha assunto l'anastatus bifasciatus, “insetto invece endemico – ha aggiunto Martinengo – e quindi presente sul territorio, più facilmente utilizzabile”. Con una determinata strategia, ossia “la lotta aumentativa stagionale – ha chiarito Stefano Foschi, beneficials supervisor di CBC Biogard -: l'anastatus è un parassitoide di per sé già protagonista sul territorio, lo scopo è quello di aumentarne la presenza, incentivandone la popolazione in tempi coerenti, ed in zone dove è più necessario”. 

Il prgetto è stato efficace, ed i rilasci degli insetti antagonisti hanno funzionato? Sembrerebbe proprio di sì. Ovviamente la lotta biologica ha risultati non nel breve, ma nel medio-lungo periodo; il 15% delle aziende che hanno ripetuto il rilascio dell'anastatus non ha più effettuato trattamenti; il cimiciato negli areali più colpiti è tornato nei livelli di guardia, ossia a quel 4% precedente allo sbarcodella cimice asiatica.

Da tutti i relatori, l'evidenza su un importante particolare: la progettualità e la sua applicazione ha avuto un impatto ampio sul territorio. Iniziato con la partecipazione di 10 Comuni e 12 aziende, oggi ne implica ripettivamente 37 e 76; ed è già partita, lo scorso anno, una collaborazione con la vicina Liguria, dove la cimice ha un impatto decisamente negativo su una delle coltivazioni principe dell'ambito territoriale, l'olivo.

Sullo sfondo, un cambiamento non di poco conto: un cambio di mentalità che porta ad accantonare gli insetticidi, a favore della lotta biologica.

“Quello della cimice asiatica – ha concluso Enrico Nada, presidente Coldiretti Cuneo – è un problema che ha creato molte preoccupazioni. La progettualità messa in campo ha puntato molto su concetti di biodiversità, indispensabile per ristabilire quilibrio e 'pace'. Una pace indispensabile anche dal punto di vista dell'economia delle aziende agricole. È indispensabile un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato ad ogni livello al progetto, a partire da chi ha contribuito economicamente, passando per chi ci ha creduto ed arrivando ai parter tecnico-scientifici, che hanno dimostrato come l'applicazione del metodo scientifico faccia la differenza e porti ad importanti risultati”. 

La giornata si è conclusa con un rilascio dimostrativo degli insetti antagonisti in un noccioleto adiacente all'agriturismo.


 
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy