Novità importanti in casa Bra. La prima notizia che mette una pietra tombale sulle maligne voci delle malelingue delle scorse settimane è che la squadra si iscrive alla Serie C. Come ci conferma anche il DS Sartori, già depositati i 50 mila euro di tassa di iscrizione, presentata anche la necessaria fideiussione da 350 mila euro per le squadre neopromosse. L’ultimissimo nodo da sciogliere era quello del campo, sul quale c’è stata un’accelerata già la scorsa settimana. Il Bra giocherà a Sestri Levante allo stadio “Giuseppe Sivori”. L’ufficialità era arrivata (via social) dal sindaco di Sestri, Francesco Solinas: “L’AC Bra ha presentato richiesta per l’utilizzo dello stadio Sivori di Sestri Levante per le partite casalinghe del campionato di Lega Pro 2025-2026 – ha scritto il sindaco -. Il Comune di Sestri Levante e l’US Sestri Levante, gestore dell’impianto, hanno accolto l’istanza e a tal proposito si è svolta in prefettura la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, dove si è affrontato l’utilizzo dello stadio riscontrando l’assenza di significativi elementi di rischio”. Il sindaco ha chiarito inoltre che l’utilizzo da parte del Bra del “Sivori” è subordinato al pagamento dei servizi sia alla società concessionaria che al Comune, che reinvestirà gli introiti in arredi urbani. Lo stadio “Sivori” – riqualificato tra il 2023 e il 2024 con un investimento di 3 milioni di euro, con risorse provenienti da Regione Liguria e dal Comune – è idoneo alla serie C, categoria disputata dalla squadra locale nella stagione calcistica appena conclusa. I “corsari” sono retrocessi in D dopo i play-out con la Lucchese, e da autorevoli fonti di sponda genovese non paiono intenzionati a chiedere il ripescaggio.

La soluzione Alessandria, che pareva la favorita, si è arenata sulla problematica che sollevavamo sullo scorso numero, ossia sul bando di gara per l’assegnazione del “Moccagatta” da parte del Comune. Bando che scade il 9 giugno (lunedì) mentre le iscrizioni al campionato si chiudono appunto il 6, e va indicato un “porto sicuro” dove disputare le proprie gare casalinghe. Oltre all’attuale gestore Forza e Coraggio Alessandria, ci sarebbero altre società interessate alla gestione; ma se gli eredi degli storici “grigi” dovessero riaggiudicarsi l’appalto, ci sarebbe l’eventualità che il Bra torni a virare su Alessandria. C’è la possibilità, infatti, di cambiare campo di gioco in corso d’opera. 

Ma per ora ci si concentra su Sestri Levante. Come si è arrivati a questa soluzione?  “La situazione degli impianti in Piemonte purtroppo è pesantemente negativa – dice il DS giallorosso Pietro Sartori -: in tutta la regione, gli stadi a norma per la serie C sono sei. Oltre a quelli della Juventus e del Torino, c’è quello della Biellese, dove gioca la squadra locale in alternanza con la Juventus Women; Vercelli, dove la nuova proprietà non intende assegnare l’impianto in affitto; Novara, dove ci sono problematiche burocratiche; ed Alessandria, dove c’è il problema del bando”. Prima alternativa valida, quindi, scendere in Liguria: “Siamo felici di questa soluzione – prosegue Sartori – nonostante i 220 km che ci dividono. Lo stadio è funzionale, la città è bellissima. Ringraziamo per la collaborazione la società Sestri Levante nella persona del presidente Stefano Risaliti, il Comune di Sestri, la Prefettura e la tifoseria”. 

Mentre gli altri nodi si stanno via via sciogliendo, resta l’incognita girone: dove verrà inserito il Bra nella prossima stagione? Ovviamente tutto è ancora molto aleatorio, occorrerà avere le “bocce ferme” con le effettive iscrizioni, i ripescaggi e quant’altro. La scelta di Sestri non inciderà sull’inserimento in questo o quel girone, ciò che conta è la sede della società. A seconda, appunto, delle società iscritte, il Bra potrebbe finire nel girone A, oppure nel B, dove le trasferte (principalmente in centro Italia) sarebbero decisamente più impegnative.