Coldiretti chiede di frenare le speculazioni e l’occupazione impropria di suolo agricolo in Provincia di Cuneo e in Piemonte, un territorio a forte vocazione agricola le cui produzioni rappresentano una componente fondamentale dell’intera economia e non sono barattabili né sostituibili. La richiesta Coldiretti arriva in riferimento alla futura legge che la Regione è tenuta ad adottare con lo scopo di definire i criteri per l’individuazione delle caratteristiche relative all’idoneità e inidoneità delle aree su cui installare gli impianti a fonti rinnovabili.
“È necessario salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale fermando le speculazioni e il consumo di suolo. Non è possibile ipotizzare la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra nelle zone classificate come agricole, così come l’installazione di impianti agrivoltaici laddove incompatibili con le produzioni agroalimentari. La Regione introduca parametri attraverso cui preservare e garantire continuità ai prodotti di qualità del nostro territorio, senza dimenticare l’aspetto paesaggistico, adottando soluzioni che prevedano l’impiego di superfici già impermeabilizzate, in stato di abbandono o comunque non utilizzabili. Prima di occupare il suolo è necessario privilegiare l’utilizzo delle coperture riconducibili alle strutture esistenti” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“Sì, dunque, ad impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati e nelle aree industriali dismesse. Basta, invece, con l’occupazione di suolo fertile con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originale” sostiene il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
Già nel 2021 il movimento Giovani Impresa di Coldiretti aveva lanciato la petizione per dire “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo” proprio a tutela dell’agricoltura, chiedendo alle Istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale svolto dalle imprese agricole e la bellezza unica dei territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione adeguata in ambito energetico.
Tra il 2021 e il 2022 – ricorda Coldiretti Cuneo – sono scomparsi in Provincia di Cuneo ben 179 ettari di terreno, pari a ben 250 campi da calcio, portando la superficie totale artificiale e antropizzata a 36.659 ettari, il secondo dato più alto a livello regionale dopo la Provincia di Torino (58.483 ettari).