Una Festa della Repubblica che ha saputo coniugare l’istituzionalità della ricorrenza ai valori della solidarietà e del volontariato: questo è stato il 2 giugno per la città di Ceva.
Le celebrazioni hanno visto infatti uniti il Comune e la sezione Avis cebana, la quale ha festeggiato i 70 anni dalla sua fondazione. Così la Festa della Repubblica è diventata un momento di incontro, condivisione e confronto tra enti e associazioni che, sul medesimo territorio, si adoperano per il medesimo fine, seppur con strumenti diversi: il bene della comunità.
Dopo la sfilata dell’Avis, partita da piazza dei Cappuccini e snodatasi nel centro cittadino, e la funzione religiosa in Duomo, associazioni e autorità si sono recate al teatro Carlo Marenco, dove si è tenuto il momento di celebrazione ufficiale.
In questa sede una folta platea, composta peraltro da numerosi giovani, ha potuto ascoltare gli interventi incentrati sui valori della Costituzione, della Repubblica e del vivere in una società capace di rispettare diritti e doveri.
“Oggi a Ceva va a sovrapporsi una duplice occasione di festa” ha ricordato il sindaco Fabio Mottinelli nei saluti introduttivi. “I 70 anni Avis Ceva e la Festa della Repubblica si incontrano per questa duplice ricorrenza.”
La mattinata è poi entrata nel vivo con i numerosi interventi degli ospiti.
Le Forze dell’Ordine hanno spiegato cosa esprima la carta costituzionale, norma fondante di tutto l’ordinamento della Repubblica Italiana, e quanto sia importante rispettare ciò che vi è sancito. Con particolare riguardo ai diciottenni presenti in sala, hanno poi ricordato come il rispetto della legge e dell’altro siano la base del vivere in una società come cittadini responsabili e consapevoli.
Le associazioni, quali l’AIDO e la Croce Bianca, hanno invece illustrato le loro attività, rivolgendosi anche in questo caso in particolare ai più giovani. Agli interventi delle associazioni si è affiancato, particolarmente sentito, il saluto del presidente provinciale dell’Avis, Valentino Piacenza, che ha portato la testimonianza di quanto questo ente sia sentito e radicato in tutta la Provincia di Cuneo.
Infine, Maria Chiara Dante, presidente dell’Avis di Ceva, ha portato i saluti della sezione locale e del presidente della Provincia Luca Robaldo, e ha spiegato in cosa consista e come si svolga la donazione di sangue e come e a chi rivolgersi per diventare donatore. Un appello accorato, quello dell’Avis, affinché sempre più persone scelgano questa strada e possano così sopperire, con la loro buona volontà, a una carenza di sangue ed emoderivati che talvolta diventa allarmante nei nostri ospedali.
La celebrazione è stata anche l’occasione per consegnare onoreficenze, riconoscimenti e premi.
L’Avis ha infatti consegnato le benemerenze e i premi per i nuovi donatori del 2024.
Il Comune invece si è rivolto a giovani e giovanissimi, coinvolgendoli in un duplice momento sul palco. Sono infatti stati dati il Tricolore e la Costituzione italiana ai diciottenni e, parimenti, si sono svolte le consegne delle borse di studio previste dal concorso “LA COSTITUZIONE ITALIANA - Principi fondamentali, con particolare riferimento agli artt. 2, 9 e 11”. Proprio relativamente a quest’ultimo, sono state premiate la classe 2° AFM dell’istituto “G. Baruffi” di Ceva, la classe prima, indirizzo Operatore del Benessere – Estetica, del Centro di Formazione Professionale Cebano Monregalese “Ernesto Rebaudengo” e l’IC Momigliano per il suo plesso scuola primaria di Ceva.
La Festa della Repubblica 2025 per Ceva ha rappresentato una giornata di scambio e amicizia, dove le realtà che operano sul territorio hanno avuto l’opportunità non solo di stare insieme, ma anche di accrescere la propria conoscenza reciproca, in un’ottica di cooperazione foriera di buoni frutti.