Torna mercoledì la tradizionale Fiera di S. Lucia che precedeva il periodo natalizio offrendo l’opportunità di fare acquisti e scambi prima dell’inverno.
… un filo di luce filtra attraverso il bosco silenzioso mentre una leggera nebbia sale dalla vallata, nell’aia della vecchia cascina il nonno “attacca” la mucca al carro e il figlio comincia a caricarlo con alcuni sacchi di grano e granoturco, le castagne appena raccolte e la moglie dalla cucina porta uova patate e alcune “tume” ormai stagionate , tutto questo avrebbe permesso l’acquisto delle provviste per l’inverno e alcune leccornie e i regali di Natale per “l’ometto” di casa che sta uscendo, ancora tutto assonnato dalla cucina cercando a tastoni di salire sul carro…
Tutto questo accadeva numerosi decenni fa quando la festa e la fiera di santa Lucia, prossima al Natale , portava a Ceva i contadini delle vicine vallate che provvedevano alle provviste per l’inverno. Vendevano i prodotti della loro terra, gli animali ingrassati durante l’estate e con il ricavato facevano le provviste per l’inverno e compravano alcune leccornie per i numerosi bambini che seguivano festanti i carri trainati dai buoi.
Ora a distanza di anni, e con l’economia non più prettamente agricola, confluiscono a Ceva commercianti, mediatori, rappresentanti di commercio che offrono ai numerosi visitatori quanto di meglio offre la tecnologia sia a livello agricolo che industriale, non dimenticando i venditori di dolcetti e abbigliamento...
Santa Lucia mercoledì, tradizionale giorno di mercato, la città dal centro storico,  in piazza Libertà, piazza Vittorio Veneto e corso Garibaldi, dalle 7 si animerà e offrirà a commercianti e curiosi un ampia gamma di bancarelle con i prodotti più diversi spezie e stoffe orientali, riso .. a pranzo, poi, “aprirà” l’area gastronomica con piatti tipici :polenta di mais con spezzatino di maiale, polenta di mais al sugo di porri, minestra di ceci e costine di maiale e degustazione di carne in fiera con menù di trippe e caldarroste. e, ancora, mantenendo l’antica tradizione che riguarda il mercato del bestiame l “Antica Fiera di Santa Lucia”,proporrà un’interessante rassegna di bestiame di razza piemontese in mostra e alle 11 in piazza Vittorio Veneto si svolgerà la premiazione degli esemplari qualitativamente più interessanti.
La grande fiera di Santa Lucia ha origini lontane nel tempo (XV secolo) e Ceva era un importante punto di riferimento commerciale favorito dalla sua posizione geografica, punto di transito tra Piemonte e Liguria, per lo scambio e la commercializzazione dei prodotti locali e per tutta una serie di derrate di provenienza lontana, comunque non tipiche del posto, quali il sale, pesce di mare, olive, olio, agrumi, spezie e stoffe orientali, riso, zucchero …. Sale.
La prima attestazione conosciuta riferita a tale evento, risale al 1351 ed è in un documento ufficiale dove l’allora sindaco di Ceva, invitava il sindaco di Moncalieri in occasione delle fiere di San Bartolomeo e di Santa Lucia. Ceva era un importante punto di riferimento commerciale che consentiva, oltre allo smercio dei prodotti locali, anche le trattative per tutto quanto poteva provenire dal vasto territorio che faceva capo alla città. Era inoltre un punto quasi obbligato di transito dalla Liguria al Piemonte e viceversa, per tutta una serie di derrate di provenienza lontana…
Nell’ottocento, nel corso dell’anno a Ceva, si contavano ben cinque fiere: il 5 maggio, il 13 luglio detta “Fiera di San Clemente”, il 25 agosto, il 19 ottobre e l’ultima il 13 dicembre, la “Fiera di Santa Lucia”.